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Ginnastica, US Classic spaziali! Simone Biles Regina d’artistica: 62.4, record di sempre! Sconfitta Gabby Douglas, USA da punteggioni

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CHICAGO (Illinois, USA) – “Congratulations to have done it again”. Questa è la frase con cui i commentatori statunitensi si complimentano con una strepitosa Simone Biles al termine di uno US Classic già passato alla storia dell’artistica. Sì perché la Campionessa del Mondo “lo ha fatto di nuovo”: ha sfondato ancora il muro dei 62 punti per la terza volta consecutiva in carriera (cioè in tutte le sue uscite nel 2015) e ha ulteriormente migliorato il già suo “Record del Mondo” (siamo nello sport, la dicitura è corretta anche se forzata per questa disciplina) con il codice dei punteggi 2013-2016.

Mai nessuna donna come lei nel post Londra 2012 (il confronto con le ere precedenti, da Vanessa Ferrari 2006 passando per Nastia Liukin, Shawn Johnson e Aliya Mustafina è improponibile visto il regolamento differente).

Al termine di una Cavalcata da Valchiria pura, Simone Biles si impone con un vertiginoso 62.400 cancellando così il 62.299 dell’American Cup e l’altro over 62 del Trofeo di Jesolo. Semplicemente stellare e davvero unica nell’intero panorama della Polvere di Magnesio: quattro over 15, di cui due over 16.

L’autentica dominatrice della specialità, stella indiscussa che sta rivoluzionando il suo sport come tante altre icone, ha incantato i 10mila spettatori di Chicago che l’hanno spinta verso una nuova impresa.

 

Rivoluzionario il corpo libero: l’elemento più semplice è una E, le sue difficoltà sono davvero mostruose come ci ha sempre abituato, la coreografia e la musica sono però differenti ma nulla le impedisce di toccare quota 16.050. Anche questa è la miglior prestazione di sempre, eguagliato il risultato ottenuto in laguna a fine marzo, questa volta arricchito da un 6.9 di D Score che ha il sapore di un altro sport (senza offesa, anzi: è qualcosa da uomini).

Il suo Amanar al volteggio è indiscutibile: altissimo, precisissimo, stoppatissimo, premiato con un corretto 16.000 (9.7 l’esecuzione, fare oltre è praticamente impossibile anche se ci era riuscita all’American Cup spingendosi fino a 16.033). La sua gara era incominciata con il 15.250 alla trave che l’aveva un po’ delusa (si arrabbia per un risultato del genere sui 10cm, inserito il Barani). Così quando sale sulle parallele, l’attrezzo a lei più ostico, sa che deve realizzare 14.7 per sfondare il muro dei 62, ma per l’impresa record le servono 15 punti. Detto, fatto: 15.1 e festa.

Sdoganato anche il problema staggi nulla vieta a Simone Biles di pensare concretamente alle fantomatiche sei medaglie d’oro a Mondiali o Olimpiadi. Naturalmente servirà migliorarsi e perfezionarsi perché per l’en-plein non possono bastare questi numeri ma è assolutamente sulla strada giusta. Al volteggio, come secondo salto, non ha portato il Cheng che le servirà a Glasgow per batter la concorrenza delle super specialiste.

 

Letteralmente Simone Biles non è umana, un’atleta mai vista nel circuito dell’artistica, una sportiva vera dalla testa ai piedi, capace di uno show autentico. Show e spettacolo messi in campo da tutte le super big di Martha Karolyi, alla sua prima gara da supervisor dopo l’annuncio del suo abbandono al termine delle Olimpiadi 2016. Tre over 60 nell’all-around, 13 over 15, 2 over 16, una Campionessa del Mondo e tre Campionesse Olimpiche in pedana: numeri che solo gli USA possono offrire.

Gabby Douglas conferma il suo grande ritorno dopo tre anni di inattività e sfodera un notevole 60.500. Già a Jesolo aveva entusiasmato, stasera lo Scoiattolo volante ha messo un nuovo mattoncino sul tentativo di tornare alle Olimpiadi per confermare l’oro del concorso generale vinto a Londra.

Il livello della Campionessa Olimpica all-around è notevolmente salito, soprattutto al corpo libero dove ha presentato un nuovo esercizio sulle note della hit di Shakira (15.000): la battaglia in difesa al millesimo con Vika Komova per l’oro olimpico ormai è solo un ricordo. La sua serata era incominciata con un notevole 15.4 sugli staggi (miglior prestazione di giornata all’attrezzo), si era evoluta con un interessante 14.9 alla trave dove ha mostrato cose molto interessanti e si era chiusa con un gran volteggio da 15.200.

 

Il podio è completato da una spumeggiante Maggie Nichols (60.000) che pone la sua candidatura per un posto ai Mondiali. L’Amanar da 15.800 al volteggio ha messo la strada in discesa, ma non ci si aspettava che fosse così regolare per l’arco di tutta la gara: 14.95 sugli staggi, 14.45 alla trave, 14.8 al quadrato. La Nichols ha così sfruttato al meglio la caduta di Aly Raisman al corpo libero! Sì la Campionessa Olimpica di specialità ha appoggiato i glutei a terra in atterraggio da una diagonale (14.350); non le sono bastati il 15.100 alla trave e il 15.400 al volteggio per schiodarsi dal quinto posto (59.050).

Solo quarta Bailie Key da cui ci si aspettava qualcosina in più (59.450), non in termini di punteggio ma probabilmente tecnici. È mancato qualcosa, soprattutto un po’ di magia, all’elegantissima promessa statunitense per andare ad acciuffare il podio. Il corpo libero ha fatto tanto discutere per la coreografia che non sembra adatta al suo stile ma le ha permesso di produrre un notevole 14.800, la stoccata finale alle parallele ha sorpreso un po’ tutti (15.300, quinta miglior prestazione mondiale stagionale), il doppio avvitamento al volteggio non è però stato preciso (14.900) e ha soprattutto pagato la trave iniziale (14.450) sporcata in alcuni tratti.

 

Sesta Alyssa Baumann (56.950), settima MyKayla Skinner (55.500) autrice di troppi errori (caduta alla trave, macchiato anche il libero, risvegliata solo con il 15.1 al volteggio dov’è bronzo mondiale in carica), ottava la novità Lexy Ramler (52.500).

Kyla Ross, altra Fierce Five in pedana, ha portato finalmente degli upgrade: non è solita farlo vista la sua smania di perfezione, caratteristica che le ha permesso di conquistare un oro olimpico con la squadra e innumerevoli medaglie individuali ai Mondiali, e purtroppo ha commesso un grave errore alle parallele, non ottimizzando la presa dello staggio basso che l’ha costretta a mettere piede a terra (12.250). Completa poi la sua serata con 14.550 alla trave. Non ha gareggiato sui quattro attrezzi complice un piccolo infortunio patito due settimane fa.

Ashton Locklear, che ai Classic della passata stagione si rivelò al mondo con la miglior prestazione mondiale stagionale, è salita sì su trave e parallele ma non è stata valutata. Brenna Dowell è rientrata al professionismo dopo un anno di college: 14.35 sugli staggi, 11.80 sui 10cm. E a fine serata arriva anche il 15.600 di Madison Kocian alle parallele asimmetriche: è la miglior prestazione mondiale stagionale!

Gli US Classic erano l’ultima gara qualificante ai Campionati Nazionali di metà agosto: tra tre settimane gli USA saranno di nuovo in pedana per lo show dei P&G Championships a Indianapolis.

 

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