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Formula 1

F1, Ferrari: Raikkonen il perfetto parafulmine ma sviluppo fermo a Barcellona!

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Il nono appuntamento del Mondiale di F1 2015, sul celebre tracciato di Silverstone, ha fatto suonare un campanello d’allarme importante in casa Ferrari. Pur avendo interrotto la sequenza negativa di gare giù dal podio, con il terzo posto di Sebastian Vettel, la SF15-T, in condizioni di asciutto, ha palesato delle grandi difficoltà, non solo rispetto alle inarrivabili Mercedes, ma anche alla Williams e alla Red Bull di Daniil Kvyat.

Nel corso della gara, infatti, il passo di Vettel e Kimi Raikkonen è stato mediamente un secondo più lento delle frecce d’argento, Felipe Massa e Valtteri Bottas e non in grado di fare la differenza, come avveniva ad inizio di stagione, sulla durata. Un passo indietro che tuttavia dura già da qualche appuntamento, un po’ come avveniva in passato, stenta a ridestarsi da Barcellona.

Di fatto la Rossa si è evoluta più lentamente rispetto agli avversari, in particolare le squadre con il propulsore ibrido di Stoccarda, e ora che la Williams ha ricevuto gli update dalla Germania, il Cavallino Rampante ha un nuovo avversario contro cui combattere, che mette seriamente a rischio lo status di seconda forza del campionato. Duole dirlo ma, anche per le dichiarazioni del Team Principal Maurizio Arrivabene, sembra che il colpevole sia stato trovato dietro la figura di Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese, non fortunato nella scelta di entrare al box in Inghilterra, sta diventando il parafulmine perfetto per nascondere gli evidenti problemi della Ferrari.

Non il miglior modo, pertanto, per tenere unita la squadra e rispondere al credo: “Testa bassa, piedi per terra e lavoro duro”. Le lodi sperticate a Sebastian, forse anche più dei suoi meriti, non alimentano di certo un’aria di grande compattezza nel team e, nello stesso tempo, non conferisce la giusta unità di intenti. C’è da lavorare e tanto per cercare di porre rimedio a questa “emorragia” che va avanti già da qualche tempo e a cui James Ellison e il suo staff debbono porre rimedio.

L’obiettivo di raggiungere 3 vittorie stagionali, visto l’andamento tassonomico in negativo avuto negli ultimi round, sembra sempre più distante e dall’Hungaroring servirà uno spirito diverso e soprattutto una macchina in grado di dare maggior feeling ai due piloti.

 

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