Albo d’oro dei Mondiali di ciclismo su strada

La maglia iridata, un sogno che non tramonta mai

Il traguardo è in vista. Gli ultimi metri di una battaglia che dura da un’intera stagione, condensata in un unico giorno di fatica, coraggio e strategia. Sul podio dei Campionati del Mondo di Ciclismo, non si riceve un trofeo qualsiasi, ma un simbolo che va oltre la vittoria: la maglia iridata. Bianca, attraversata da cinque bande colorate che evocano un arcobaleno. È il sogno di ogni ciclista, un riconoscimento che lo incorona, per dodici mesi, come il migliore del mondo.

La maglia iridata rimane uno dei simboli più potenti e ambìti dello sport. Rappresenta l’apice di un’intera carriera, un sogno che si realizza e un’eredità che ispira. Al di là del suo valore estetico e del suo modesto premio in denaro, il suo vero significato risiede nella storia che racconta e nel peso che porta con sé, una prova che solo i ciclisti con la massima resilienza e forza mentale sono in grado di superare.

Il suo valore economico non si misura in banconote, ma in contratti milionari e nella visibilità che porta a un intero settore. Il suo valore sportivo non si ferma al podio, ma si riflette nella capacità di un campione di affrontare una stagione intera con un “bersaglio” sulla schiena. Il suo valore narrativo si perpetua nelle storie di trionfo e di caduta che continua a generare. La maglia iridata, in definitiva, non è solo una vittoria, ma un viaggio che si snoda nel corso di un anno, definendo una carriera, mettendo alla prova una persona e affascinando un mondo intero.

I campioni dei Mondiali di ciclismo su strada

Ogni campione del mondo di ciclismo, con la sua storia di trionfo e sfida, diventa un custode di questo sogno. L’albo d’oro non è solo una lista di nomi, ma un racconto di generazioni di ciclisti che hanno affrontato il peso e la gloria della maglia. Di seguito, i campioni e le campionesse del mondo di ciclismo su strada, a partire dalle prime edizioni.

Uomini (Elite)

Di seguito l’albo d’oro completo della gara in linea maschile Elite, anno per anno e con il nome del campione del mondo (tra parentesi la nazionalità). Dal 1927 – primo Mondiale professionisti vinto dall’italiano Alfredo Binda – fino all’ultima edizione disputata.

L’Italia detiene 19 titoli iridati maschili in linea – l’ultimo con Alessandro Ballan nel 2008 – ed è seconda solo al Belgio che ne conta 27.

I plurivincitori nella storia sono Alfredo Binda, Rik Van Steenbergen, Eddy Merckx, Óscar Freire e Peter Sagan con 3 ori ciascuno; hanno bissato il titolo in anni consecutivi, tra gli altri, Gianni Bugno (1991-92), Paolo Bettini (2006-07) e Julian Alaphilippe (2020-21).

Donne (Elite)

Di seguito l’albo d’oro completo della prova in linea femminile Elite, dalla prima edizione del 1958 sino all’ultima disputata. Negli anni 1984, 1988 e 1992 il Mondiale femminile su strada non si tenne, poiché sostituito in calendario dalla prova su strada delle Olimpiadi estive.

Paesi Bassi (11 titoli), la Francia (10) e il Belgio (7), seguite dall’Italia con 6 ori finora. L’italiana Maria Canins detiene il record di podi (mai oro ma 5 medaglie tra anni ’80 e ’90), mentre la fuoriclasse francese Jeannie Longo e l’olandese Marianne Vos hanno conquistato rispettivamente 5 e 3 titoli in linea. L’Italia ha avuto campionesse del mondo celebri come Alessandra Cappellotto (prima oro azzurro nel 1997), Marta Bastianelli (iride 2007 a soli 20 anni), Tatiana Guderzo (iride 2009) ed Elisa Balsamo (iride 2021), tutte entrate tra le cicliste più famose a livello internazionale.