Coppa del MondoSci AlpinoSport Invernali
Sci alpino, finalmente Vinatzer! Paris convince a Beaver Creek, a Tremblant tra rimonte e rimpianti
La lunga trasferta nordamericana si è chiusa con il botto per l’Italia dello sci alpino. Proprio all’ultima gara è arrivato il primo podio stagionale, quello tanto atteso di Alex Vinatzer, che finalmente rompe il ghiaccio in gigante con un fantastico secondo posto a Beaver Creek. Una rimonta fenomenale nella seconda manche quella dell’altoatesino, che dal decimo posto risale fino al secondo e quasi mette paura anche al vincitore Marco Odermatt.
Il grande risultato in gigante per l’azzurro era nell’aria dopo le prima due gare stagionali, compresa quella di Copper Mountain dove sempre in rimonta aveva fatto quinto. Questo è il risultato che può davvero segnare la svolta nella carriera di Alex, che ha dimostrato ancora una volta tutto il suo immenso talento e la predisposizione in questa specialità. Un grande merito va dato anche a Mauro Pini, il cui lavoro con Vinatzer in questi mesi ha già dato i suoi primi frutti.
Ora c’è il difficile. Ora c’è da dimostrare che tutto questo non è stato solo un fuoco di paglia e già il fine settimana in Val d’Isere sarà un test decisamente importante per Vinatzer. Questo secondo posto deve essere il punto di partenza, la base su cui cominciare a costruire una nuova carriera e fare bene in gigante può anche aiutare Alex ad andare forte tra i pali stretti. Il potenziale dell’altoatesino è enorme e non è nemmeno ancora stata mostrata la metà.
Restando in campo maschile ma dal gigante si passa alla velocità. Sono stati giorni complicati quelli a Beaver Creek con il maltempo che ha decisamente condizionato il programma sulla Birds of Prey. Un tracciato di discesa decisamente ridotto e poi un superG sprint hanno visto protagonista, forse anche un po’ a sorpresa, Dominik Paris. Il veterano azzurro ha colto prima un quinto posto e poi ha addirittura sfiorato il podio in supergigante. Decisamente un segnale incoraggiante in ottica prossimi appuntamenti per Paris, che non ha mai avuto troppo feeling con le gare nordamericane e che può davvero ritenersi ampiamente soddisfatto.
Dietro Paris, però, sono un po’ mancati gli altri azzurri. Giovanni Franzoni ha chiuso decimo in superG ed è comunque un buon risultato, ma l’occasione del buon pettorale doveva essere sfruttata decisamente meglio dal bresciano. Florian Schieder ha pasticciato troppo in discesa libera dopo che nelle prove era stato molto convincente. Sicuramente non è un buon inizio di stagione per Mattia Casse, che sta proprio faticando e che ora spera di resettare tutto e ricominciare da capo sulla Saslong, dove ha ottenuto lo scorso anno una storica vittoria.
Anche le donne erano in Nord America e precisamente in Canada a Tremblant, dove si sono svolti due giganti. Con l’assenza di Federica Brignone e dopo l’infortunio di Marta Bassino, le ambizioni in questa specialità erano notevolmente crollata per la squadra azzurra, che invece in Canada ha mostrato tanti segnali positivi e può addirittura tornare a casa dalla trasferta canadese anche con dei grossi rimpianti. Una due giorni sicuramente eccellente per Lara Della Mea, mai così bene in carriera in Coppa del Mondo, con due Top-10 consecutive (due volte nona), sempre con due rimonte fenomenali nella seconda manche. L’obiettivo è ora diventare costante anche tra una manche e l’altra, perchè il potenziale per valere le migliori posizioni c’è.
In recupero anche ogni volta Sofia Goggia, ottava nel primo gigante e undicesima nel secondo. In entrambi i giganti la bergamasca non è rimasta soddisfatta della prima manche, ma ha comunque sempre mostrato carattere nel voler recuperare la situazione, prendendo dei punti comunque importanti per il sogno Coppa del Mondo. Una due giorni comunque positiva ed ora finalmente torna l’amata velocità con un trittico a St.Moritz che può davvero essere da sogno.
Si parlava di rimpianti e senza alcun dubbio sono quelli di Asja Zenere, che aveva incantato ieri nella prima manche, terminata addirittura al quarto posto e non lontana dal podio. Semplicemente incredibile la prestazione della veneta, che poi nella seconda non ha retto la tensione del momento, concludendo al tredicesimo posto. In avvio di gara probabilmente sarebbe stato un risultato accettato con un gran sorriso, ma questa volta c’è il rammarico perchè l’occasione davvero era veramente gigante.
