Formula 1
Max Verstappen torna sulla presa in giro a Norris e a Piastri di Suzuka: “Era un dato di fatto”
Il Mondiale 2025 di F1 si è chiuso con la vittoria di Lando Norris. Il britannico è riuscito nel suo intento, riportando l’iride alla McLaren, relativamente alla graduatoria piloti, a distanza di 17 anni dall’ultima volta, quando era stato Lewis Hamilton nel 2008 a centrare questo obiettivo. Una stagione particolare quella di Norris, capace di trovare consistenza nella seconda parte del campionato contrariamente al suo compagno di squadra, Oscar Piastri.
Tuttavia, Max Verstappen è stato quello che ha fatto più paura a Lando negli ultimi week end, grazie a una risalita incredibile dal fine-settimana Olanda in avanti che gli ha permesso di concludere a soli due punti dall’alfiere di Woking e con più GP vinti del suo avversario. Un dato significativo se si tiene conto della disparità tecnica tra Red Bull e McLaren.
A questo proposito, viene in mente quanto era accaduto lo scorso 6 aprile, in occasione del GP del Giappone vinto da Verstappen sul mitico tracciato di Suzuka. Poco dopo il suo successo, Max aveva ironizzato sulla propria prestazione rispetto a quelle delle due MCL39, affermando che se lui avesse avuto a disposizione quella macchina: “Non mi avrebbero proprio visto. Probabilmente sarei arrivato già a Tokyo“.
In un’intervista concessa al magazine olandese Formule1.nl, il fuoriclasse oranje è tornato su quello “sfottò” e ha ribadito il concetto: “La frase dopo Suzuka non era una provocazione, ma un dato di fatto. Non era detta per stuzzicare nessuno. Né consciamente, né inconsciamente. È semplicemente quello che è. Nessuno deve essere d’accordo per forza, ma è così che la vedo io. Questa è la mia opinione. Ad alcuni potrebbe non piacere sentirselo dire, ma in fin dei conti non è un mio problema. Non lo dico per essere provocatorio verso nessuno, ma quando mi viene chiesto qualcosa, di solito do una risposta. E sì, quello è un dato di fatto“.
