Nuoto
Nuoto, l’Italia sogna un’ultima giornata da urlo per provare a vincere il medagliere
La giornata conclusiva degli Europei di Lublino si apre con un programma mattutino scarno ma importante per la spedizione azzurra: quelli dei 400 misti, femminili e maschili, gare lunghe e tecniche che spesso decidono la qualità complessiva di una rassegna. Nella prova femminile non ci sarà Italia, ma il livello resta altissimo: la grande favorita è Ellen Walshe, unica in vasca con un tempo d’iscrizione sotto i 4’30”, reduce da un torneo dominante. La irlandese, inserita in terza batteria, dovrà però tenere d’occhio la giovane spagnola Emma Carrasco Cadens, già semifinalista mondiale, aiutata da una frazione a dorso particolarmente incisiva, e la connazionale Paula Gonzalez Miralles, solida e continua. Da non sottovalutare nemmeno Alba Vázquez Ruiz, campionessa europea 2019 in lunga, che in vasca corta può far valere resistenza e un’ottima frazione a rana. L’obiettivo è selezionare le otto che nel pomeriggio si giocheranno il titolo: la gara, per quanto abbia una favorita netta, resta aperta a colpi di scena, soprattutto nella gestione dell’ultima vasca a stile libero.
Molto diverso il discorso nei 400 misti maschili, dove l’Italia può sognare in grande. Alberto Razzetti, detentore del record dei campionati e miglior crono d’ingresso (3’58”83), è il punto di riferimento tecnico della gara. L’azzurro partirà dalla corsia 4 dell’ultima batteria, con l’obiettivo di controllare il ritmo senza disperdere energie in vista di una finale che potrebbe riportarlo sul gradino più alto del podio. Accanto a lui, nella stessa batteria, ci sarà anche Christian Mantegazza, chiamato a una prova d’equilibrio: l’azzurro spera di ritagliarsi uno degli ultimi posti utili per la finale, anche se la concorrenza è altissima. L’inglese Max Litchfield, secondo tempo d’iscrizione, è probabilmente l’avversario più pericoloso: costante, regolare, esperto, in vasca corta ha qualità per impensierire chiunque. Attenzione anche al greco Apostolos Papastamos, in crescita verticale, e allo spagnolo Diego Mira Albaladejo, sempre competitivo nei primi 300 metri. Da non trascurare nemmeno l’ungherese Gabor Zombori, talento irregolare ma esplosivo, capace di strappi improvvisi. Per l’Italia le chance sono concrete: Razzetti è il favorito naturale, ma servirà una gara completa per respingere la concorrenza.
Le staffette miste 4×50 del mattino completeranno il quadro dei qualificati alle finali. L’Italia femminile parte dalla seconda batteria: il quartetto non è ancora definito, ma la finale dovrebbe vedere le azzurre al via con Curtis nella frazione a dorso, Di Pietro a farfalla, Burato a rana e Ambler nello stile libero. Non è da oro ma alla medaglia si può aspirare. Molto più elevato il potenziale della staffetta maschile: l’Italia, campione d’Europa in carica, è attesa da protagonista assoluta. Con Ceccon o Lazzari a dorso, Cerasuolo a rana, Stefanì a farfalla e Deplano nell’ultima frazione l’obiettivo è salire sul tetto del Continente, facendo attenzione soprattutto all’Olanda che, con un Corbeau on fire, può essere avversaria di altissimo livello.
La sessione pomeridiana sarà un crescendo continuo, a partire dalle finali veloci dei 50 — dorso, rana, farfalla, stile libero — che non prevedono italiani impegnati ma che garantiranno spettacolo ad alta intensità. Si arriverà poi alle doppie finali dei 200 farfalla, dove il livello internazionale è elevatissimo e dove ci sarà anche molta Italia, e soprattutto al grande momento della giornata: i 1500 stile libero femminili, con Simona Quadarella favorita d’obbligo. L’azzurra, dopo l’argento nei 400 e negli 800 e il record italiano in entrambe le specialità, ha un’occasione enorme per chiudere l’Europeo con un oro pesante. In vasca non ci sarà Isabel Gose che ha già chiuso il suo percorso con due ori su tempi di altissimo spessore. Il programma si chiuderà con le finali dei 400 misti e delle due staffette miste 4×50: per l’Italia, in tutte e tre le gare, ci saranno possibilità concrete di medaglia, con Razzetti candidato al podio più alto e la staffetta maschile determinata a confermarsi la più forte d’Europa.
