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Tennis

Jannik Sinner re del tie-break nel 2025, ma contro Carlos Alcaraz…

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Jannik Sinner e Carlos Alcaraz
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz / LaPresse

Dai Big-Thee ai Big-Two? Allo stato attuale delle cose, il tennis mondiale sembra aver fatto questo passaggio. Nonostante Novak Djokovic rimanga un baluardo della vecchia generazione, lo sport con racchetta e pallina ha nello spagnolo Carlos Alcaraz e in Jannik Sinner i suoi grandi dominatori. Negli ultimi due anni l’iberico e il giocatore italiano si sono divisi equamente la torta Slam (quattro a testa), distinguendosi rispetto alla concorrenza in molteplici aspetti.

Un 2025 in cui Alcaraz ha concluso da n.1 del mondo, vincendo 8 tornei su tutte le superfici (cemento, erba e terra), mentre Sinner (6 titoli in bacheca) è stato l’unico a raggiungere tutte le finali del Grand Slam e a vincere tre dei cinque Big Titles (Australian Open, Wimbledon e ATP Finals). Due “numeri uno” in sostanza e con statistiche che possono portare acqua al mulino dell’uno o dell’altro.

A questo proposito, colpisce il rendimento di Jannik nel tie-break. I più grandi tennisti della storia sono noti per il loro eccelso rendimento in questa particolare situazione di punteggio. Nella classifica alltime, lo svizzero Roger Federer comanda col 65.4% di tie-break vinti in carriera, ma Novak Djokovic lo segue in scia col 65.2% e potrebbe superarlo viste le intenzioni del serbo di giocare ancora per un po’ nel massimo circuito.

Analizzando il rapporto tie-break vinti e persi, si può notare come Sinner e Alcaraz siano già entrati nella top-10 di tutti i tempi, con l’altoatesino che detiene un record di 104-59 (63.8% di tie-break vinti), mentre il murciano è 94-57 (62.3%). Aver raggiunto questi numeri in un periodo relativamente breve certifica la qualità di questi due atleti.

Tuttavia, la statistica che lascia più attoniti riguarda Jannik e si lega al rendimento nei tie-break del 2025. Ebbene, il pusterese ne ha giocati 19 e ne ha vinti 16, essendo di gran lunga il miglior tennista per rendimento. Tuttavia, i tie-break persi corrispondono a un solo nome, ovvero Carlos Alcaraz, in riferimento ai due della finale del Roland Garros e a quello dell’atto conclusivo degli Internazionali d’Italia. Vero è che l’ultimo tie-break dell’anno disputato da entrambi sia stato vinto dall’azzurro a Torino, ma è chiaro che l’iberico abbia più volte dimostrato di avere le armi per creare non pochi problemi a Sinner, pur non avendo in generale un rendimento nei citati tie-break alla stessa stregua del suo rivale (16 vinti e 10 persi).

Nello specifico, la graduatoria del 2025 per questo dato sorride per l’appunto all’italiano, in vetta con l’84%, a precedere il norvegese Casper Ruud e il bulgaro Grigor Dimitrov (73%), l’americano Jenson Brooksby (71%), il canadese Felix Auger-Aliassime (70%), lo statunitense Frances Tiafoe (68%), il britannico Jack Draper (67%) e l’australiano Alexei Popyrin (64%). Carlitos è al di fuori della top-8, visto il suo 62%.

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