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Nuoto

Christian Bacico come Jannik Sinner? Accostamento fuorviante. Ma in Italia c’è un problema clostebol

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Cristian Bacico
Christian Bacico / LaPresse

Una doccia gelida per Christian Bacico, sospeso in via cautelare per una positività al Costebol, accogliendo l’istanza presentata dalla Procura Nazionale Antidoping. Il provvedimento è stato adottato per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2 del Codice Mondiale Antidoping, relativi alla presenza e all’uso di una sostanza proibita.

Come si legge nella nota: “Il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Christian Bacico (FIN) per la violazione degli art. 2.1, 2.2 (sostanza riscontrata: CLOSTEBOL METABOLITA). I controlli sono stati disposti da NADO Italia“.

Bacico reduce da un ottimo percorso nei Mondiali di Singapore in vasca lunga di quest’anno, mettendo in mostra miglioramenti sostanziali nelle specialità del dorso in cui era stato impegnato a livello individuale e nella staffetta. C’è il rischio di una squalifica ed è da capire la natura di questa positività e quali saranno le prove nel corso di questo procedimento.

Clostebol che torna nuovamente d’attualità, ricordando il caso di Jannik Sinner. Una vicenda di cui tanto si è parlato e unica nel suo genere per le quantità minime della sostanza rilevate e la contaminazione involontaria e indiretta accertata dall’ITIA e dalla WADA. L’accordo (3 mesi di sospensione) tra l’atleta e l’Agenzia mondale dell’antidoping riguardava una “negligenza” per responsabilità oggettiva di Sinner nei confronti del suo staff e non al doping nella sua specificità.

Legare ciò a Bacico, dunque, appare demagogico, non considerando le differenze significative da caso a caso. Ci si potrebbe però chiedere: c’è un problema Clostebol in Italia? Secondo Edmund Willison (giornalista investigativo specializzato nelle indagini sul doping) sì, dal momento che “tra il 2019 e il 2023 sono 38 gli atleti italiani risultati positivi al Clostebol” (tennisti, calciatori, giocatori di basket ecc.). Si sono aggiunti Sinner e il nuotatore azzurro. Di questi, 13 sono stati scagionati dalle accuse di doping, incluso Jannik e altri 4 tennisti/e.

Una ripetitività dei casi legata al fatto che lo steroide anabolizzante, utilizzato principalmente per velocizzare la cicatrizzazione di lesioni cutanee, è contenuto in una pomata e/o uno spray venduti proprio nelle farmacie italiane con il nome di Trofodermin. La crema dermatologica (con la scritta “doping”) può essere acquistata da chiunque senza ricetta medica. Un rischio alto per gli atleti, in termini di contaminazione, visto il principio attivo (dopante) facilmente trasmissibile.

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