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Nuoto

Carlos D’Ambrosio lucido: “Lavoro sulle virate, decimi che fanno la differenza. Mi piacerebbe un’esperienza all’estero”

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Carlos D'Ambrosio
Carlos D'Ambrosio/LaPresse

Carlos D’Ambrosio è sicuramente uno dei talenti più cristallini del nuoto azzurro. Il veneto, classe 2007, è reduce da un Mondiale che lo ha visto sicuramente protagonista, con l’argento conquistato nella 4×100 stile libero ed il record italiano ottenuto nei 200 stile, dove ha centrato anche la finale iridata. D’Ambrosio è stato ospite di OA Focus, il programma che potete trovare sul canale YouTube di OA Sport, e si è raccontato a 360°, toccando tanti temi di una carriera che è solo all’inizio.

Sicuramente D’Ambrosio rappresenta il futuro del nuoto italiano e ci sono grandi aspettative su di lui: “Mi fa piacere che si parli di me come futuro del nuoto italiano, ma lo dicono gli altri e non me lo dico io da solo. Io continuo a fare il mio, quello che riesco. Cerco di dare sempre il massimo in acqua e alla fine comunque parlano i fatti e il tempo che viene fatto in acqua”. 

Il rapporto con il fenomeno David Popovici: “Sicuramente è il mio punto di riferimento. Sono anche riuscito a conoscerlo a Singapore e a scambiarci qualche parola prima della finale”.

Un livello altissimo quello dei 200 stile libero al mondo: “La finale dei 200 stile che ho fatto ai Mondiali era molto giovane, con solo due trentenni. Sicuramente è un segnale che nei 200 stile sta crescendo sempre di più il livello e c’è ancora più sfida. Questo mi piace molto. Mi diverto molto, mi piace gareggiare contro atleti forti e mi aiuta a confrontarmi con loro sia dentro sia fuori dall’acqua”.

D’Ambrosio sta lavorando molto in ottica futura: “Sto lavorando tanto sulle subacquee e sulle virate, perchè faccio un po’ di fatica a farle bene. Su altro riesco a fare tutto discretamente bene e anche in questi giorni sto lavorando molto su questo. Spero di migliorarmi, perchè anche quei decimi contano tantissimo per prendere medaglie e per centrare finali”.

Non solo il nuoto nella vita di D’Ambrosio, ma anche altri sport: “Ho giocato a basket un anno da piccolo a cinque anni, però un solo anno. Poi ho sempre comunque continuato a fare nuoto fin da quando avevo tre anni e non ho mai smesso. Mi piacerebbe giocare a pallavolo o a beach volley, ma sempre fuori dal periodo degli allenamenti, ma facendo sempre attenzione. Per esempio gioco con degli amici, ma quasi mai durante la preparazione”. 

Il momento in cui ha capito di aver svoltato in carriera:Al Settecolli quando ho fatto il tempo per le Olimpiadi ho capito di avercela davvero fatta. Ad inizio stagione faccio sempre un bigliettino con il mio allenatore dove scrivo il tempo che vorrei raggiungere e l’ho preso al centesimo”. 

Sulla delusione per i 100 stile libero ai Mondiali: “Varie cose non hanno funzionato. Sicuramente è stata colpa mia. Ho avuto un po’ di mal di pancia la mattina, ma questo non ha influito. Ho sbagliato la gara e sono cose che possono succedere. Ci saranno sicuramente degli errori ancora, ma spero di aver imparato e di non commetterne più”.

D’Ambrosio non nasconde anche la volontà di provare un’esperienza all’estero: “Mi piacerebbe andare all’estero qualche mese, soprattutto come esperienza. Vorrei provare tra Australia o Stati Uniti. Al momento sto comunque bene in Italia, dove mi alleno. Non voglio andare all’estero per anni, ma vivere un’esperienza di qualche mese per imparare, provare, conoscere mi aiuterebbe sicuramente. Sarebbe sicuramente un’esperienza che vorrei provare”.  

INTERVISTA CARLOS D’AMBROSIO

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