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Ambesi puntualizza: “A Musetti manca ancora abbastanza per arrivare a Sinner ed Alcaraz”

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Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Lapresse

Si avvia alla conclusione il Round Robin per quanto riguarda le ATP Finals a Torino. Ieri la sfida tra Lorenzo Musetti e Carlos Alcaraz che ha visto lo spagnolo prevalere e l’azzurro risultare dunque eliminato dalla manifestazione. A raccontare il tutto nella consueta rubrica dedicata al tennis, Massimiliano Ambesi.

Sulla conferenza stampa di Musetti con l’assenza in Coppa Davis: “Si sapeva, non c’era bisogno di dirlo in conferenza, non è stato quello il passaggio più importante. Ha detto invece che non ci sarà nessun cambiamento nello staff tecnico, nessuna aggiunta. Ha detto però che se cambierà qualcosa ci aggiornerà”.

Sulla partita di ieri sera: “È stata studiata bene, la gestione del primo set, compreso il gioco del break, è stata ottimale. Il gameplan lo stava attuando in maniera molto positiva. In quel gioco c’è stata qualche ingenuità oltre a punti spettacolari e lì è girata la partita che era impari alla vigilia per lo status dei due giocatori. Nel primo set è mancato l’attimo per provarlo a portare a casa con l’episodio giusto, nel secondo è stato sovrastato da un giocatore che atleticamente e mentalmente era più fresco. Quando ti trovi ad affrontare Sinner ed Alcaraz sei al limite al servizio e da un momento all’altro puoi prendere il break e può arrivare anche nell’ultimo game del set. Della partita di ieri va preso questo, ma se vuoi sfidare i primi due al mondo ti manca ancora abbastanza”.

Su De Minaur che ha conquistato la semifinale e se la vedrà con Sinner: “È debole la formula che conosciamo, passa per quoziente giochi rispetto a Fritz. È un talismano per Sinner visto che ha perso dodici partite con lui e poi l’azzurro ha vinto Australian Open e Coppa Davis. Ha fatto partita pari con lui a Pechino, meno a Vienna e sono due scontri diretti recenti. La partita sembra segnata”.

E ancora: “Se Musetti avesse vinto ieri e si sarebbe imposto nel girone, i due giocatori italiani avrebbero vinto il Round Robin avrebbero conquistato una cosa raggiunta una volta nella storia, dagli Stati Uniti nel 2000. L’Italia è andata vicina (o lontana a seconda di come si voglia leggere la partita di ieri) ad un’impresa straordinaria. Questo lo dice lunga sui miglioramenti collettivi del tennis italiano”. 

Zverev contro Auger-Aliassime: “L’ultimo precedente vince in quattro set il canadese agli US Open dopo aver perso il primo, tornando all’anno passato c’è un 6-2 6-4 a Miami del tedesco. In generale sei vittorie Zverev e tre Aliassime. Nelle ultime sei partite c’è un tre pari tra i precedenti. Più o meno siamo lì. Difficile guardando i precedenti indicare uno o l’altro”. 

Guardando avanti: “Ci lanciamo verso un Alcaraz-Auger, le ultime quattro le vince lo spagnolo, le prime tre il canadese. L’unica partita in battaglia è quella della Coppa Davis. Dopo quella partita che è l’unica lottata tra i due, un 6-2 6-2 di Aliassime e tutte dominate da Alcaraz. Il tutto facendo ipotesi, mentre Zverev ultimamente ha sofferto con lo spagnolo, nonostante siano sei pari nei precedenti”. 

La partita tra Sinner e Shelton: “È strana, in palio c’è poco. Shelton se vince chiude la stagione da numero 5 della stagione, probabilmente”. 

Sulla questione tennis in Rai: “Il fatto che lo sport possa andare in chiaro è un vantaggio per tutti. Evidentemente in chiaro serve un altro tipo di commento, molto semplice. Divulgativo, ma che tenga l’asticella bassa”. 

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