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Tadej Pogacar non lascia scampo nemmeno agli Europei. Scaroni da applausi, sfiorato il podio
Ad una settimana di distanza lo scenario si ripete: con la maglia di campione del mondo sulle spalle Tadej Pogacar ne aggiunge un’altra. Per la prima volta lo sloveno va a prendersi il titolo agli Europei, dominando in lungo e in largo anche in Francia e lasciandosi alle spalle il solito Remco Evenepoel. Altra stagione eccezionale per il fuoriclasse sloveno che entra ogni giorno di più nella storia di questo sport.
Prima parte di gara che ha visto all’attacco un drappello di quattordici uomini: Mihael Stajnar (SLO), Louis Vervaeke (BEL), Niklas Larsen e Casper Pedersen (DEN), Marco Frigo (ITA), Nicolas Prodhomme (FRA), Daan Hoole e Mathijs Paasschens (NED), Mats Wenzel (LUX), Tiago Antunes (POR), Matias Vacek (CZE), Martin Svrcek (SVK), Victor Langellotti (MON) ed Andrea Mifsud (MLT).
Slovenia e Belgio a dettare il passo e la prima notizia di giornata è stata la crisi più che prematura di Jonas Vingegaard. Sulla Côte de Val d’Enfer si è accesa la miccia: al solito Tadej Pogacar ha lanciato il suo attacco a 77 chilometri dall’arrivo e nessuno è riuscito a tenere la ruota del campione del mondo. Remco Evenepoel ha alzato bandiera bianca ed è rimasto ad inseguire assieme allo spagnolo Juan Ayuso, al giovanissimo francese Paul Seixas e ad uno spettacolare Christian Scaroni.
Il quartetto all’inseguimento a mano a mano ha continuato a perdere secondi ed Evenepoel ha deciso di salutare la compagnia, assicurandosi l’argento. Davanti solita cavalcata trionfale per Pogacar, in trionfo alla sua maniera. La battaglia per la terza piazza è spettacolare: uno, due, tre attacchi per Seixas che riesce a staccare prima Ayuso (addirittura sesto al traguardo), e poi purtroppo un comunque eccellente Scaroni, quarto all’arrivo davanti al lettone Skujins. Da sottolineare anche la nona posizione di Gianmarco Garofoli.
