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Short Track

Short track, il World Tour replica a Montreal. Sighel cerca conferme, assente Fontana

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Pietro Sighel
Pietro Sighel/Pier Colombo

Una settimana dopo sarà ancora la Maurice Richard Arena di Montreal a fare da cornice alla seconda tappa del World Tour 2025 di short track. Si resta sul ghiaccio canadese dopo un esordio che ha visto sicuramente l’Italia protagonista di un ottimo fine settimana, con un Pietro Sighel già in grande spolvero e che si trova anche in testa alla classifica generale dopo aver anche ottenuto la prima vittoria della carriera nel circuito internazionale.

Il trentino punta sicuramente a confermarsi dopo un weekend scorso decisamente positivo e che lo ha visto salire sul gradino più alto del podio nei 1000 metri, terminare secondo nei 500 e poi centrare il podio anche con la staffetta. L’obiettivo è quello di essere protagonista nelle tre distanze, con il focus in particolare sui 500 e 1000 dove molto probabilmente ci sarà una nuova sfida con i due principali rivali, il canadese William Dandjinou e il sudcoreano Rim Jongun.

Rispetto alla prima tappa ci sarà un’assenza importante in casa Italia, visto che Arianna Fontana non è stata convocata. La valtellinese era caduta nelle semifinali dei 500 metri ed era stata costretta poi a rinunciare successivamente anche ai 1500 metri e alla finale B della distanza più breve. La FISG ha spiegato in un comunicato la situazione dell’atleta di Berbenno: “Si tratta di uno stop precauzionale, è meglio evitare rischi inutili. Si sta sottoponendo agli esami del caso e avremo un quadro chiaro della situazione nei prossimi giorni. Il suo posto sui 500 e sui 1.500 metri verrà preso da Arianna Sighel, mentre sui 1.000 sarà sostituita da Chiara Betti”.

In campo femminile dunque fari puntati soprattutto su Elisa Confortola, che ha dimostrato di valere le migliori tra 1000 e 1500 metri, anche se le è mancato il guizzo decisivo per entrare in finale A in entrambe le gare. Nella distanza più lunga attenzione, invece, tra gli uomini a Luca Spechenhauser, che può dire la sua per un bel piazzamento sul ghiaccio canadese.

L’Italia non ha problemi di qualificazione alle Olimpiadi con le staffette, essendo paese ospitante, ma nonostante questo vuole ben figurare con i suoi quartetti. Da migliorare c’è il solo podio ottenuto con gli uomini alla prima, ma oltre agli azzurri, anche le azzurre (condizionate da una caduta lo scorso weekend) e pure la mista hanno tutte le carte in regola per giocarsi non solo il podio, ma anche la vittoria.

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