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Nuoto artistico

Filippo Pelati: “Per fare nuoto artistico ho superato i pregiudizi. Punto alle Olimpiadi, l’eredità di Minisini mi responsabilizza”

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Filippo Pelati
Filippo Pelati/LaPresse

Filippo Pelati rappresenta sicuramente il futuro del nuoto artistico azzurro. Il 18enne di Lagosanto è stato grande protagonista agli ultimi Mondiali di Singapore, conquistando due medaglie di bronzo nel solo libero maschile e nel duo artistico con Lucrezia Ruggiero in quella che era la sua prima esperienza in una rassegna iridata.

Ai microfoni di OA Sport nella sua Ferrara, il nuotatore azzurro ha proprio ricordato l’emozione della doppia medaglia mondiale di questa estate: “Rappresentare l’Italia è stata un’emozione unica. Sempre emozionante portare in alto i colori dell’Italia nel mondo”.

Da Giorgio Minisini a Filippo Pelati, sicuramente un’eredità importante e un passaggio di consegne all’interno del nuoto artistico azzurro. Ne parla lo stesso Pelati, che ha sicuramente in Minisini un punto di riferimento: “L’eredità di Minisini è sia un peso ovviamente nei limiti del termine, ma anche una grande responsabilità. Minisini è stato è un grande campione, il primo maschio in Italia, un punto di riferimento. Parlando anche con Giorgio e dopo l’esperienza ai Mondiali positiva, ho capito che posso puntare molto su me stesso”. 

L’avvicinamento al nuoto artistico: “Non è stato semplice, soprattutto in una realtà di paese come Copparo. Non è facile volersi distaccare da quello che è il pensiero di massa o il pregiudizio. Io fin da piccolo ho sempre cercato di fare quello che mi piaceva e mi rendeva felice e così è stato con il nuoto sincronizzato, con cui è stato amore alla prima bracciata. Ho sempre pensato di andare per la mia strada, nonostante i commenti negativi ci siano stati, con in testa sempre l’obiettivo dei Cinque Cerchi”. 

Obiettivi futuri decisamente ben chiari per Pelati, che vuole ulteriormente migliorarsi: “Stiamo lavorando su esercizi di un livello maggiore rispetto a quelli portati ai Mondiali. Ci stiamo preparando per un anno abbastanza leggero, dove prenderò parte solamente agli Europei di Parigi. C’è qualche tappa di Coppa del Mondo, ma relativamente importante. Poi si punterà alla qualifica olimpica. Si lavora per aumentare le difficoltà in acqua, l’espressività, tanti lavori con coreografi di alto livello, mi segue poi Anastasija Ermakova, quattro volte campionessa olimpica. Sono in crescita continua”. 

Il nuoto artistico ha subito dei cambiamenti importanti negli ultimi anni. L’Italia ha forse pagato questo cambio dei regolamenti, ma le nazioni più forti non sono lontane: “Questo cambio di regolamento che è avvenuto due anni fa ha stravolto il nuoto sincronizzato, che era più un’arte che uno sport. Attualmente è molto più rilevante la parte tecnica che quella artistica. Si sono visti dei cambiamenti, però, dagli ultimi Mondiali portati da nazioni come la Spagna, la Cina e ovviamente la Russia. Però quello che mi porto dietro da questi Mondiali è che queste nazioni sono forti, ma non irraggiungibili e non le vedo troppo lontane”. 

INTERVISTA FILIPPO PELATI 

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