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CiclismoStrada

Pagelle Mondiali ciclismo 2025: Pogacar intoccabile, Evenepoel un gradino sotto, Ciccone più che dignitoso

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Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

PAGELLE MONDIALI CICLISMO 2025

Tadej Pogacar, voto 10: primo scatto a 100 chilometri dall’arrivo, poi sessanta in solitaria. Tutto troppo facile, praticamente un replay di quanto visto l’anno scorso a Zurigo. Lo sloveno domina su un percorso che sembrava studiato per le sue caratteristiche: stacca tutti i rivali e praticamente sul finale diventa una lunga passerella per il bis iridato. Imbattibile.

Remco Evenepoel, voto 8: purtroppo la sfortuna ha giocato un brutto scherzo. I crampi in salita, i tre cambi di bici: non c’è stata possibilità di giocarsi lo scontro diretto ad armi pari con Pogacar. Difficile sapere come sarebbe andata a finire, in ogni caso bravo il belga a prendersi il secondo posto.

Ben Healy, voto 8: ha vinto una tappa al Tour, ha vestito la Maglia Gialla ed ora si prende il bronzo ai Mondiali. Stagione da ricordare per l’irlandese che si conferma sempre più performante su questo genere di percorsi. È tra i migliori al mondo e la top-3 è più che meritata.

Mattias Skjelmose, voto 7,5: in primavera è stato uno dei pochi a battere nello scontro diretto Pogacar, all’Amstel Gold Race. Oggi l’impresa era quasi impossibile, ma in ogni caso il danese disputa una gran prova, resta in lotta per il podio fino alla fine e chiude quarto.

Giulio Ciccone, voto 7: non c’era da andare all’attacco oggi, vista la situazione tattica che si è creata. Bisognava giocare di rimessa, come ha fatto l’abruzzese. Qualche errore tattico qua e là (magari si poteva provare a chiudere su Healy quando è partito), ma in ogni caso il sesto posto finale è positivo per il capitano dell’Italia.

Juan Ayuso, voto 6: non può essere soddisfatto dell’ottavo posto finale lo spagnolo. Ci ha provato a giocare lo scherzetto a Pogacar, ma il passo del compagno di squadra è ancora esagerato per il giovane iberico che è andato in difficoltà successivamente.

Isaac del Toro, voto 6: ha provato l’impresa, l’ultimo a tenere la ruota di Tadej Pogacar prima della cavalcata trionfale dello sloveno. Il giovane messicano è crollato ad una sessantina di chilometri dal traguardo, anche colpito da problemi allo stomaco.

Paul Seixas, voto 7: classe 2006, 19 anni. Protagonista su una gara così dura, chiusa al tredicesimo posto. Attenzione al francese: già dal prossimo anno sarà uno dei corridori più attesi.

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