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Mondiali ciclismo 2025: l’Italia sogna una medaglia. Giulio Ciccone il capitano azzurro
L’Italia del ciclismo su strada al maschile torna a sognare un podio mondiale che manca ormai dal 2019, quando Matteo Trentin a Harrogate sfiorò l’impresa, battuto soltanto in volata da Mads Pedersen. Da allora la nazionale azzurra ha vissuto edizioni più o meno positive, senza però riuscire a riportare a casa una medaglia. Sarà il primo grande appuntamento per il nuovo commissario tecnico Marco Villa, uomo che su pista ha vinto praticamente tutto, guidando il movimento azzurro a una miriade di medaglie internazionali.
A Kigali, in Ruanda, la speranza si chiama Giulio Ciccone, leader designato di una squadra che ha voglia di tornare protagonista. Il tracciato mondiale 2025 è uno dei più duri della storia: oltre 6000 metri di dislivello, tracciato che può essere ideale per l’abruzzese, che ad agosto ha messo in mostra una forma scintillante. Purtroppo, qualche problema fisico lo ha frenato nella parte finale della Vuelta, ma il corridore abruzzese ha confermato di sentirsi pronto per il Mondiale.
Realisticamente, battere Tadej Pogacar e Remco Evenepoel appare complicatissimo: lo stesso Ciccone ha riconosciuto che i due fenomeni sono di un livello superiore. L’obiettivo può essere giocarsi le proprie possibilità e magari provare a puntare ad un piazzamento di lusso che potrebbe essere anche sul podio.
La formazione tricolore ha dovuto incassare una notizia pesante: l’assenza di Giulio Pellizzari, costretto al forfait all’ultimo momento. Il classe 2003, in grande crescita, avrebbe potuto giocarsi le sue carte su un percorso simile. Nonostante ciò, l’Italia si presenta con una selezione equilibrata: Lorenzo Fortunato, Marco Frigo e Andrea Bagioli sono le carte da attacco da lontano, pronti a inseristi nelle fughe, mentre gli altri saranno da supporto per Ciccone.
