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Atletica

Marco Fassinotti si sfoga: “Criteri non rispettati, situazione non chiara. Strano il non invito al Golden Gala”

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Fassinotti
Fassinotti Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

Marco Fassinotti è stato l’ospite dell’ultima puntata di Sprint Zone, in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il saltatore in alto azzurro, classe 1989, sta vivendo un momento particolare. La sua mancata convocazione in vista dei Mondiali di Tokyo ha fatto notizia e la sua delusione non è passata inosservata. Si imbarcheranno per il Giappone, infatti, Manuel Lando, Matteo Sioli, Stefano Sottile e, ovviamente, Gianmarco Tamberi.

Di questa decisione si è parlato subito ad inizio puntata: “Al di là del rammarico per questa non convocazione, non so quante altre chance avrò di partecipare ad un Mondiale, specialmente in questo periodo nel quale l’alto italiano è molto competitivo. Ok la delusione, ma quello che ho contestato è che a mio parere le cose non sono state chiare. Nel mese di febbraio è stato votato un documento nel quale sono stati scritti nero su bianco tutti i criteri di convocazioni, diretta o tramite spareggio tra 3 o più persone. Il titolo italiano era stato sottolineato che fosse fondamentale, quindi subito dopo il secondo criterio erano i confronti diretti e, nel mio caso erano ancora a mio favore, quindi al terzo posto c’era la media delle prime 3 prestazioni stagionali. In questo caso ero inferiore agli altri, ma di poco. Riassumendo in 2 criteri su 3, tra cui il fondamentale titolo italiano, ero a posto. Mi sembrava una situazione ovvia. Anche all’estero chi vince il titolo nazionale va ai Mondiali. Dispiace questa decisione, perché criteri scritti nero su bianco non vengono rispettati. Non voglio dimenticare che ho vinto il titolo italiano con tutti gli altri presenti”.

Anche i modi non sono certo piaciuti al saltatore torinese: “Per scoprire di non essere stato convocato ho dovuto telefonare al settore tecnico perché, dando per scontato di esserci, dovevo organizzare i voli – sorride amaro – Nella seconda parte di stagione sono stato un po’ sfortunato, ho disputato gare in condizioni particolari, come una in Germania sotto la pioggia, ma in allenamento, per fare un esempio, avevo già iniziato un percorso importante con i carichi di lavoro per rimanere in forma anche a fine settembre proprio per Tokyo. Da questo punto di vista bisognerà fare attenzione ai Mondiali, vedremo se tutti riusciranno a essere in forma dopo una stagione così lunga. Forse qualcuno potrebbe prendere una sbandata. Il prossimo anno, invece, tutto sarà anticipato e anche in quel caso la preparazione sarà da valutare in maniera molto accurata per essere in forma sin da inizio stagione”.

Marco Fassinotti passa poi ad analizzare la sua annata: “Devo dire che è stata una stagione che è andata molto bene. Un anno fa invece tutto era stato disastroso, avevo avuto tanti problemi anche a livello fisico. Questa volta ho deciso di intraprendere un nuovo percorso  con un mental coach che è partito dalle fondamenta, non solo dall’aspetto sportivo. A livello di risultati mi ero posto due obiettivi: fare la finale di Diamond League a 6 e raggiungere la finale dei Mondiali. Quella non so se l’avrei fatta, per il resto posso dire che tutti gli obiettivi li avevo centrati. Io avevo fatto tutto. Nel complesso sono contento e scontento. Contento perché a livello competitivo sono stato ad un buon livello internazionale, superando anche medagliati olimpici, ho centrato un secondo posto in Diamond League a Rabat e quasi sempre nei primi 5. Un buon livello medio. Quello che mi dispiace è che in allenamento valevo il 2.28 di due anni fa, forse qualcosa in più. Non essere stato invitato al Golden Gala? Non mi ha fatto piacere, ma il motivo non lo so ancora. Ero reduce dal secondo posto di Rabat, tutto molto strano”.

Il saltatore in alto azzurro non andrà a Tokyo per gareggiare, ma ci sarà comunque per un motivo ben preciso: “Mi aggregherò al team dell’Australia e farò parte dello staff tecnico della mia fidanzata Eleanor Patterson. In allenamento sono da solo a saltare e so che non è facile, invece per lei è fondamentale creare un lavoro di gruppo che dà anche lo stimolo della competizione. Voglio creare per lei un ambiente stimolante. Come sta? Abbiamo lavorato sul come adattare il nostro modello tecnico a lei in questo anno. L’obiettivo minimo del Mondiale per lei è il podio. Nel 2025 ci eravamo detti che volevamo alzare la media delle prime 10 prestazioni del suo anno e c’è riuscita in maniera netta. Ad ogni modo la testa è ben fissata verso Los Angeles 2028”.

Dagli obiettivi immediati della fidanzata a quello personale per il 2026: “Il mio problema non è tanto continuare, perché sto bene, ma confermare in gara quello che faccio in allenamento. Voglio fare di più di quello che ho fatto nel 2025 per avere ulteriori stimoli. Proverò ad andare in progressione con le misure, per essere competitivo a livello internazionale e anche per divertirmi. Fisicamente sto bene ma alla mia età risulta fondamentale anche tutto il contesto ed i dettagli che mi possono dare una mano a recuperare più velocemente. Mi sento un’età biologica inferiore rispetto alla carta d’identità che parla di 1989″.

Il favorito per i Mondiali?Quest’anno non sarà facile. Se sta bene direi il coreano Woo Sang-hyeok ma occhi anche a Oleh Doroshchuk”. 

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