Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

CiclismoStrada

Bis da padrone per Tadej Pogacar ai Mondiali di ciclismo: assolo in solitaria e distacchi abissali

Pubblicato

il

Tadej Pogacar
Tadej Pogacar - Lapresse

L’obiettivo era quello di provare a cambiare schema, fare qualcosa di diverso, rendere il compito almeno difficile a Tadej Pogacar. E invece sembra quasi un replay di quello che abbiamo visto in Svizzera l’anno scorso: la prova in linea dei Mondiali di ciclismo su strada è dominata dallo sloveno anche in Ruanda. Nella gara più attesa a Kigali il fenomeno della UAE Team Emirates – XRG va a confermare, da favorito, la maglia iridata ed entra sempre più nella leggenda di questo sport.

La corsa si è infiammata ben presto: attacchi delle nazioni più forti sin dalle prime tornate del circuito, gruppo che è andato a spezzarsi e diverse sorprese già ad inizio prova. Si è formato un drappello al comando con sette uomini: Menno Huising (Paesi Bassi), Anders Foldager (Danimarca), Ivo Oliveira (Portogallo), Fabio Christen (Svizzera), Julien Bernard (Francia), Marius Mayrhofer (Germania) e Raúl García Pierna (Spagna).

Non c’è stato tempo per ragionare e provare uno schema diverso, nel tratto in linea sulla salita di Mont Kigali il momento svolta della corsa: Tadej Pogacar si è messo in testa al gruppo a dettare il proprio passo ed ha distrutto il drappello dei migliori. Hanno provato a tenere in serie la ruota Remco Evenepoel (che si è rialzato per non andare fuorigiri), Juan Ayuso, staccato successivamente ed il messicano Isaac del Toro. Proprio il compagno di team di Pogacar è stato l’ultimo ad arrendersi: ad una sessantina di chilometri dall’arrivo il vincitore di tre Tour de France ha fatto il vuoto e si è lanciato in solitaria verso il traguardo.

Solito scenario: tanti chilometri in solitaria, nessun rischio e pura gestione per Pogacar che ha avuto praticamente una passerella durata quattro tornate per arrivare a braccia alzate. L’interesse c’è stato solo per la lotta alle medaglie: un redivivo Evenepoel (frenato anche dalla sfortuna, con due cambi bici) è riuscito a prendersi l’argento, a più di un minuto dal vincitore, mentre la terza piazza più che meritata per l’irlandese Ben Healy, che ha battuto nello scontro diretto il danese Mattias Skjelmose. A sei minuti la volata per la top-5 l’ha vinta il lettone Toms Skujiņš, mentre in sesta posizione chiude il capitano dell’Italia, Giulio Ciccone, purtroppo mai in corsa per la zona podio

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI