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Giulio Ciccone, settimana da favola: San Sebastian e Burgos, due vittorie da mattatore in salita. E per i Mondiali…
Si era ritirato al Giro d’Italia dopo la quattordicesima tappa a causa della brutta caduta rimediata a Nova Gorica, quando era in piena lotta per un piazzamento di rilievo in classifica generale e poteva puntare a un successo parziale. La sfortuna aveva perseguito Giulio Ciccone nel corso della quattordicesima frazione alla Corsa Rosa andata in scena lo scorso 24 maggio, è rimasto lontano dalle gare per un paio di mesi, è tornato di rabbia in gruppo e ha confezionato una settimana da urlo.
L’alfiere della Lidl-Trek ha vinto la sempre prestigiosa Classica di San Sebastian, prodigandosi in un paio di attacchi in salita che hanno messo al tappeto il messicano Isaac Del Toro, secondo alla Corsa Rosa e reduce da un filotto di successi nel cuore dell’estate. Non contento della stoccata a Donostia, il 30enne si è presentato con grande caparbietà alla Vuelta a Burgos e oggi ha dettato legge nella tappa regina. L’abruzzese ha infatti impresso il proprio ritmo di forza sulla salita di Lagunas de Neila e ancora una volta ha distanziato Del Toro, a dimostrazione dell’eccellente stato di forma.
Da sabato a sabato, sempre con le braccia alzate. Peccato che nella prima giornata in terra iberica sia caduto: ha risposto al forcing del messicano per inseguire l’attacco di Roger Adrià, il rivale della UAE Emirates XRG è finito a terra proprio davanti a lui e non ha potuto evitarlo quando mancavano 300 metri al traguardo. Senza quell’imprevisto, che è costato un minuto abbondante in classifica, avrebbe potuto imporsi anche nella generale e invece si è dovuto accontentare della quinta piazza a 56” da Del Toro. Una settimana da incorniciare e in cui ha fatto salire a quota dodici il contatore delle affermazioni da professionista, in cui spiccano anche tre gioie al Giro d’Italia.
Tra due settimane scatterà la Vuelta di Spagna (il 23 agosto da Torino): con questa forma non sarebbe impossibile lottare per un piazzamento di lusso in classifica, ma si potrebbe anche puntare a dei successi di tappa e alla conquista della maglia a pois, diventando così il terzo uomo della storia a primeggiare nella classifica degli scalatori in tutti i tre Grandi Giri (ci è già riuscito al Giro d’Italia nel 2019 e al Tour de France nel 2023). Manca poco più di un mese e mezzo alla durissima prova in linea dei Mondiali, prevista domenica 28 settembre sul durissimo circuito in Rwanda: vero che Tadej Pogacar sembra insuperabile, ma con un Ciccone così…
