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Atletica

Atletica, l’Italia brilla nelle Finali di Diamond League. Ottimi segnali verso i Mondiali

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Larissa Iapichino
Iapichino / Grana FIDAL

Quando mancano poco più di due settimane al via dei Campionati Mondiali di atletica, arrivano ottimi segnali in chiave azzurra per quanto visto nei giorni scorsi a Zurigo in occasione delle Finali della Diamond League 2025. L’Italia ha collezionato infatti due vittorie ed un secondo posto con delle prestazioni estremamente incoraggianti in vista della rassegna iridata prevista a Tokyo dal 13 al 21 settembre.

Esame superato a pieni voti per Andy Diaz, che sembra essersi messo finalmente alle spalle i problemi fisici degli ultimi mesi ritrovando buone sensazioni in pedana e tornando di conseguenza molto vicino al livello stellare espresso tra febbraio e marzo nella stagione indoor. L’italo-cubano, per conquistare il terzo Diamante in carriera (dopo i successi del 2022 e 2023) nel salto triplo, si è dovuto spingere infatti oltre i 17 metri e mezzo con un eccellente 17.56 valevole come seconda miglior misura mondiale dell’anno all’aperto. Ai Mondiali ci sarà anche lui nella lotta per le medaglie.

Italia grande protagonista anche nel salto in lungo con il trionfo di Larissa Iapichino, che ha bissato il titolo ottenuto un anno fa a Bruxelles confermandosi sul trono della Diamond League al termine di una sfida entusiasmante con la grande rivale Malaika Mihambo. La figlia di Fiona May, battuta di un centimetro lo scorso 19 luglio a Londra, ha restituito il favore alla tedesca vincendo il confronto diretto per un’incollatura (6.93 contro 6.92) con un salto davvero notevole considerando il forte vento contrario (-1.1 m/s). L’obiettivo a Tokyo non può che essere una medaglia, dopo la cocente delusione olimpica di Parigi 2024.

Weltklasse che va considerato molto positivo anche per il campione iridato indoor in carica Mattia Furlani, distante due soli centimetri (8.32 del padrone di casa svizzero Simon Ehammer) dal primo diamantone della carriera con un 8.30 che fa ben sperare in ottica Tokyo. L’unica vera delusione del meeting è rappresentata dal sesto posto di Leonardo Fabbri con 21.47 nel peso, mentre va registrato un buon 4:00.71 di Marta Zenoni nei 1500 ed il progresso di Roberta Bruni (4.45 nell’asta) nel suo recupero dall’infortunio.

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