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Tour de France 2025, tutte le salite della seconda settimana. Arrivo mitico ad Hautacam, cronoscalata a Peyragudes
Il Tour de France 2025 propone oggi un giorno di riposo fondamentale prima di affrontare una seconda settimana che si preannuncia decisiva. La decima tappa, conclusa ieri sul Le Mont-Dore, ha nuovamente modificato la classifica generale, ora guidata da Ben Healy (EF Education EasyPost). Tadej Pogacar ha così ceduto la sua maglia gialla, rimanendo a 29 secondi dall’irlandese.
Dopo il giorno di pausa la Grande Boucle è pronta a proporre interessanti tappe di montagna, con i Pirenei che faranno da cornice a frazioni decisive. Si riprende la corsa domani con una undicesima tappa non del tutto pianeggiante. Quattro GPM, tutti di quarta categoria e la Côte de Pech David (800 metri al 12,4% di pendenza media) accompagneranno i corridori sull’arrivo di Tolosa.
Dalla dodicesima tappa (Auch-Hautacam, 180,6 km) si inizia però a fare sul serio. Si tratta del primo significativo test sui Pirenei, con un percorso che inizia decisamente a salire a circa 60 chilometri dal traguardo. Il Col du Soulor (11,8 km al 7,3% di pendenza media) ed il Col des Borderes (3,1 km al 7,7% di pendenza media) accompagneranno i corridori ai piedi della mitica ascesa di Hautacam (13,5 km al 7,8% di pendenza media), arrivo finale classificato come Hors Categories.
Le grandi tappe montuose verranno poi intervallate dalla cronometro della tredicesima tappa, tutt’altro che banale. La prova contro il tempo propone infatti una vera e propria cronoscalata di 10,9 chilometri verso Peyragudes, con i primi 8 ad una pendenza media del 7,9%. Ritornano poi nella quattordicesima tappa le grandi salite decisive per la classifica generale.
La frazione numero quattordici (Pau-Luchon Superbagneres, 182,6 km) propone infatti quattro dure ascese. Si comincia con il Col du Tourmalet (19 km al 7,4% di pendenza media), situato a 90 chilometri dalla partenza. Poi si salirà nuovamente con il Col d’Aspin (5 km al 7,6% di pendenza media) e con il Col de Peyresourde (7,1 km al 7,8% di pendenza media). La discesa poi porterà all’ascesa finale di Luchon-Superbagneres che, con i suoi 12,4 chilometri ad una pendenza media del 7,3%, sarà fondamentale per la vittoria di tappa e per la generale.
La seconda settimana si chiude poi con una quindicesima tappa che non dovrebbe creare particolari problemi agli uomini di classifica. Vedremo quali saranno le soprese che ci riserveranno i Pirenei. Sara nuovamente un assolo di Pogacar oppure Vingegaard riuscirà a creare qualche grattacapo allo sloveno?
