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Pallanuoto

Sandro Campagna sul Settebello: “Ci vuole tempo per creare una squadra, non facciamo drammi per i risultati”

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Sandro Campagna / IPA Sport

L’Italia batte gli Stati Uniti con il punteggio di 9-8 (parziali 3-3, 2-1, 2-2, 2-2) e conclude al settimo posto il mondiale di pallanuoto 2025 di Singapore. Una magra, se non magrissima, soddisfazione per il Settebello che nella manifestazione iridata non ha certo brillato, risultando ben lontano dai sogni di gloria e dal podio. Una formazione che sta attraversando un momento di profondo cambiamento e che il commissario tecnico Sandro Campagna sta provando a rimettere in carreggiata dopo la delusione di questi Mondiali.

“La squadra ha giocato con disciplina – spiega il CT dopo il match contro gli Stati Uniti a FIN –  ha dato il 100% e l’anima, ha ritrovato le motivazioni. Mi spiace non essere riuscito a risollevare il gruppo dopo la delusione dei quarti di finale in tempo per giocarsi alla pari anche la semifinale per il quinto posto contro il Montenegro”.

Una risposta importante dal punto di vista della reazione, secondo l’allenatore nativo di Siracusa:Queste partite vanno giocate con carattere; è anche un messaggio per i giovani, perché è facile giocare bene le partite che contano. La motivazione dev’essere sempre alta, ma bisogna anche trasmettere i giusti valori. Il livello di gioco è cresciuto molto, è pazzesco”.

Conclusa la kermesse di Singapore, è tempo di bilanci per l’Italia della pallanuoto: “Restare fuori dalle prime quattro posizioni in due competizioni di seguito non è un dramma. Pensa alla Grecia che ci ha eliminato, oppure alla Serbia che poi ha vinto il terzo titolo olimpico consecutivo o alla Spagna che ha toppato le Olimpiadi dopo un lungo periodo di medaglie. Quindi si può anche non arrivare, soprattutto quando si vive una fase di rinnovamento”.

Sandro Campagna prosegue nella sua analisi e cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno: “Bisogna educare a comprendere che per costruire una squadra è necessario tempo e i quarti di finale, che generano emozioni e stress, possono indurre a sbagliare più facilmente di altri match. Il risultato non piace a nessuno, ma la crescita dei giocatori passa anche da queste sconfitte e delusioni. Il Settebello c’è”.

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