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Nuoto, Mondiali 2025: le speranze di medaglia dell’Italia. Ceccon la certezza, Curtis e D’Ambrosio possibili sorprese
I Mondiali di nuoto 2025 a Singapore si avvicinano e l’Italia si presenta con una squadra ricca di talento, ma anche con alcune assenze pesanti che potrebbero ridisegnare le ambizioni azzurre. Gregorio Paltrinieri, icona del mezzofondo in vasca, ha deciso di dedicarsi esclusivamente alle gare in acque libere, lasciando vacanti due corsie storicamente azzurre nei 1500 e 800 stile libero. In sua assenza, le possibilità di medaglia su queste distanze restano legate alla sola Simona Quadarella, che proverà a tenere alta la bandiera azzurra.
La stella più luminosa della Nazionale resta Thomas Ceccon, impegnato in un programma ambizioso che comprende 50, 100 e 200 dorso e i 100 farfalla. Campione olimpico e primatista mondiale dei 100 dorso, Ceccon rappresenta una delle certezze italiane: ha già dimostrato in più occasioni di saper gestire il carico e mantenere lucidità anche nei momenti chiave. Le sue prestazioni recenti, unite a una preparazione mirata, lo candidano ad essere protagonista assoluto a Singapore.
Una delle carte importanti sarà anche Alberto Razzetti, in particolare nei 200 farfalla dove l’assenza di colossi come Kristof Milak e Leon Marchand apre uno spiraglio importante. L’azzurro ha già dimostrato di poter reggere il confronto internazionale e in una gara dal campo meno affollato potrebbe centrare un risultato di rilievo. Attenzione anche alle sue chance nei 200 e 400 misti, specialità nelle quali ha spesso sfiorato il podio.
L’altra veterana da podio è Simona Quadarella, in gara nei 1500 e 800 stile libero. Se la distanza più lunga sembra ancora alla sua portata per una medaglia, sugli 800 la concorrenza è agguerrita, soprattutto da parte di statunitensi, cinesi e australiane. La romana dovrà dare il meglio per tenere il passo delle migliori, ma il suo spirito battagliero è garanzia di competitività.
Nella rana maschile l’Italia si presenta al via con ambizioni importanti. Nei 100 rana, Nicolò Martinenghi e Alessandro Viberti sono entrambi tra i favoriti: il primo per esperienza e pedigree, il secondo per i progressi mostrati nella stagione. Nei 50 rana, oltre a Martinenghi, anche Simone Cerasuolo è in lizza per una medaglia, forte della sua esplosività sulla distanza.
Al femminile, Benedetta Pilato sarà al via nei 50 rana, la distanza a lei più congeniale: una specialità che conosce benissimo, dove è già stata campionessa mondiale e che potrebbe riportarla sul podio. Tra i possibili outsider l’Italia guarda con curiosità a due giovani in ascesa. Sara Curtis, classe 2006, sarà impegnata nei 50 e 100 stile libero: è riuscita a scendere sotto i 25″ nei 50 e sotto i 55″ nei 100, avvicinandosi alle soglie di competitività internazionale. Il salto di qualità potrebbe non essere lontano.
Discorso simile per Filippo D’Ambrosio, atteso nei 100 e 200 stile libero. Per entrambi, il passaggio dalla categoria juniores a quella assoluta è ancora in corso, ma i Mondiali potrebbero rappresentare l’occasione giusta per una prima consacrazione a livello globale.
Infine, come spesso accade, le staffette potranno regalare le soddisfazioni più grandi. In particolare, la 4×100 stile libero maschile, anche senza Alessandro Miressi, si presenta come una delle migliori al mondo. Con Ceccon, Deplano, Zazzeri e lo stesso D’Ambrosio, l’Italia ha tutte le carte in regola per giocarsi una medaglia contro corazzate come Stati Uniti, Australia e Gran Bretagna. L’Italia parte dunque per Singapore con un mix di certezze, speranze e nuove scommesse. L’assenza di Paltrinieri in vasca lascia un vuoto simbolico, ma il nuoto azzurro è pronto a rinnovarsi e a sognare ancora in grande. E con Ceccon a guidare il gruppo, tutto è ancora possibile.
