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Nuoto

Nuoto, Mondiali 2025: le favorite gara per gara delle competizioni femminili

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Gretchen Walsh
Gretchen Walsh / LaPresse

Dal 27 luglio al 3 agosto i Mondiali di nuoto in vasca lunga terranno banco a Singapore. Nella World Aquatics Championships Arena si prospetta acqua bianca, come si suol dire, e andiamo a scoprire quali possono essere le favorite nelle gare che si susseguiranno a livello femminile.

STILE LIBERO

Nella velocità (50-100 sl) sarà un confronto Australia-USA. La potentissima statunitense Gretchen Walsh vorrà dare un seguito a quanto fatto in vasca corta a fine 2024 in Ungheria, dimostrando le proprie attitudini nella piscina da 50 metri. La connazionale Torri Huske e l’australiana Meg Harris le rivali più qualificate nel 50, mentre nella doppia distanza Walsh dovrà fare i conti con le ambizioni dell’altra aussie Mollie O’Callaghan. Estendendo ai 200 stile libero, O’Callaghan vorrà ribadire il proprio concetto di superiorità, anche sfruttando defezioni importanti come quella dell’atleta di Hong Kong, Siobhan Bernadette Haughey.

Nei 400 e negli 800 stile libero si assisterà a un confronto rusticano tra la primatista del mondo nelle otto vasche, Summer McIntosh, e la primatista nelle sedici, Katie Ledecky. Nei 1500 sl, il soliloquio di Katie sarà difficile da scalfire e vedremo se l’aussie Lani Pallister e la cinese Li Bingjie riusciranno a inventarsi qualcosa. Simona Quadarella proverà a lottare verosimilmente per l’ultimo gradino del podio delle 30 vasche con Pallister, Isabel Gose e Anastasia Kirpichnikova.

DORSO

Dai 50 ai 200 di questo stile si può immaginare che l’eterno duello tra l’australiana Kaylee McKeown e l’americana Regan Smith sarà il tema principale di questa rassegna iridata. Da capire se le altre sapranno avvicinarsi e anche i tempi che vedremo in piscina. Tuttavia la sensazione è che le due citate abbiano margine rispetto alla concorrenza. Probabilmente, solo nell’unica vasca l’altra statunitense Katharine Berkoff e la canadese Kylie Masse potrebbero lasciare il segno.

RANA

Benedetta Pilato sarà tra le pretendenti alle medaglie nei 50 metri, ma non si conosce la sua forma, e l’addio a Torino non fa pensare in positivo. Vedremo se la pugliese sarà in grado di mettere tutto da parte nel confronto con la cinese Tang Qianting e l’estone Eneli Jefimova, senza dimenticare l’eterna Lilly King. 100 metri in cui Tang dovrebbe fare la voce grossa, ma attenzione alla russa Evgeniia Chikunova. Quest’ultima, nei 200, dovrebbe farsi valere ulteriormente, ma l’americana Kate Douglass potrebbe non essere così d’accordo.

FARFALLA

Un po’ come nello stile libero, nei 50 e nei 100 di questo stile si entra in un altro feudo di Walsh. L’americana potrebbe aprire le acque nelle due distanze menzionate e vedremo se le sue prestazioni saranno accompagnate dalla scritta “WR”. Complicato pensare a un’alternativa e, probabilmente, l’unica reale minaccia ci potrebbe essere nelle due vasche, ovvero l’altra americana Huske. Nei 200 metri siamo nel regno di McIntosh che non dovrebbe assolutamente temere le voglie di Smith di essere competitiva in questo stile oltre che nel dorso.

MISTI

Nell’alternarsi degli stili McIntosh dovrebbe recitare un ruolo da mattatrice assoluta e occhio al cronometro perché i primati mondiali di 200 e 400 potrebbero crollare. Alle sue spalle ci sarà una bella lotta e le statunitensi Alex Walsh (200 misti) e Katie Grimes (400 misti) sembrano avere le carte migliori.

STAFFETTE

Nei vari format che si alterneranno nello schedule, USA, Australia e Cina dovrebbero godere di un margine e giocarsi con continuità le medaglie, avendo una grande profondità associata a prestazioni straordinarie.

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