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Guido Monaco estasiato da Jacopo Vasamì: “Mai visto un battitore così in Italia a 17 anni. Può essere un Ivanisevic”

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Vasamì / Valerio Origo

Alle spalle dei vari Jannik Sinner, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci, ci sono altri giovani talenti italiani in rampa di lancio che sperano di aggiungersi nei prossimi anni alla lista degli azzurri attualmente protagonisti negli Slam. Uno dei nomi più interessanti è sicuramente quello di Jacopo Vasamì, 17enne romano che ha superato brillantemente i primi due turni nel torneo juniores di Wimbledon dopo aver già raggiunto recentemente una semifinale Challenger a Milano.

Io mi sbilancio a dire una cosa su Vasamì. Ieri giocava contro l’americano Johnston, un mancino abbastanza piccolino ed un gran lottatore. Vasamì ha vinto 7-6 6-4 e tra primo e secondo set ha avuto 14 palle break non concretizzando le prime 13. Le occasioni le ha avute tutte lui in pratica. 20 ace in due set. L’altro non sapeva dove andare. Quando ha servito per il match ha fatto ace, ace, ace. Io sono abbastanza allibito dal rendimento, la crescita e la potenzialità di questo ragazzo, che si deve ancora fare fisicamente perché è alto ma manca di struttura“, dichiara Guido Monaco nella puntata odierna di TennisMania.

Sulle prospettive di Vasamì:Un battitore così in Italia a quell’età lì non si è mai visto neanche col binocolo. Questo è uno di quelli che va a battere e può essere un Ivanisevic, stiamo parlando di una roba grossa. Io ho parlato del servizio perché spicca, ma c’è anche altra roba: rovescio in anticipo, avanti gioca molto bene, il dritto ha un suo peso. Fa 18 anni a dicembre, quindi ha tanti margini. Una bella personalità sul campo, notevole. Ha vinto anche Cinà al Challenger di Trieste contro un argentino n.150 ATP, quindi continua la sua scalata e lo vedremo sicuramente nelle qualificazioni di New York“.

Dario Puppo ha poi aggiunto, sempre sul giovane romano: “Dopo averlo visto dal vivo a Monza mi ero sbilanciato dicendo che ok abbiamo avuto Berrettini, ma non ricordavo un giocatore italiano così. Il fatto di essere mancino è un vantaggio, poi è risoluto nel modo di giocare. Vasamì non è fuori dagli schemi, è un giocatore moderno dal punto di vista fisico portato a giocare al meglio possibile con quei colpi“.

CLICCA QUI PER GUARDARE LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

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