Formula 1
Giorgio Piola scettico: “Ho i miei dubbi che la Ferrari raggiunga la McLaren. Il problema? Anche loro non lo capiscono…”
Piccolo momento di pausa per il Mondiale di F1: tre settimane di stop dopo il GP di Gran Bretagna, prossimo appuntamento a Spa per il GP del Belgio il 27 luglio. Nel consueto appuntamento di OA Sport, la rubrica Motor News condotta da Beatrice Frangione, è intervenuto Giorgio Piola, noto giornalista esperto di motori.
Le sue parole iniziando dalla McLaren: “Secondo me è all’apice, quasi vicina alla perfezione. Ma rischia di esserci ancora qualche margine di sviluppo. Una squadra che adesso non sbaglia un colpo quando introduce qualcosa, lo fa sempre in maniera positiva. A Silverstone c’è stato il completamento dell’avantreno. Sanno come procedere perché evidentemente conoscono bene tutti i propri punti e sanno come migliorare. Lo spirito penso sia quello di vincere il più possibile. Hanno capito che Verstappen anche con una macchina inferiore può dare molto fastidio, quindi vogliono cercare di mettersi al sicuro. Rispetto al dominio Red Bull c’è il problema che ci sono due piloti in lotta per il titolo, dunque si tolgono punti l’uno con l’altro”.
Sul confronto tra i due piloti McLaren: “È una situazione molto difficile, i piloti interpretano le situazioni a loro modo. Piastri ha fatto un errore e ha pensato addirittura di essere vittima e voleva lo scambio di posizioni. Se fossero sempre obiettivi e lucidi non sarebbero piloti di F1”.
Parlando delle sfide tra compagni di squadra: “La più bella e poi risoltasi male è stata quella tra Senna e Prost. Iniziata con scaramucce ed è durata tantissimo. Ad Imola Senna non ha rispettato l’ordine di scuderia. Ci sono stati tanti dispetti tra loro, tra collisioni e tamponamenti anno dopo anno. I due si rispettarono quegli anni e poi alla vigilia di Imola del ’94 c’è stato un riavvicinamento. Sempre in McLaren è stata molto bella anche quella tra Lauda e Prost, il primo mondiale l’ha vinto Prost, il secondo Lauda”.
Parlando delle difficoltà della Ferrari: “Anche loro ci stanno mettendo tanto a capire e a cercare di risolvere. È una monoposto con una finestra di utilizzo molto ristretta. La cosa grave è che Hamilton non riesce proprio a trovarsi, si lamenta sempre dell’impianto frenante. I piloti purtroppo devono sapersi adattare. La macchina in qualifica fa fatica, per esempio a Silverstone sono andati in difficoltà in Q3. Si è parlato di tanti problemi, ma non mi sento di dire quale possa essere il problema, anche loro fanno fatica a capirlo. Adesso in Belgio ci sarà l’introduzione della sospensione, se ne è tanto parlato, dobbiamo sperare che sia la bacchetta magica che faccia quadrare tutto. Ho i miei dubbi che si possa raggiungere la McLaren”.
