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GP OlandaMotoGP

Pecco Bagnaia, così è triste e ingiusto. Una Sprint da gambero anche ad Assen: il suo valore è un altro

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Francesco Bagnaia
Bagnaia / MotoGP.com Press

Francesco Bagnaia non ha mai avuto un buon rapporto con le Sprint, come dimostra l’andamento della scorsa stagione nel confronto diretto per il titolo con Jorge Martin, quindi il quinto posto odierno nella gara breve del Gran Premio d’Olanda 2025 potrebbe essere considerato un risultato in linea con la storia di Pecco (anche nella cavalcata trionfale del 2023) in questo format.

Il contesto però fa la differenza nella valutazione delle prestazioni, ed un Bagnaia così anonimo ad Assen non si vedeva dal lontano 2021. Nell’ultimo triennio il torinese è diventato infatti il punto di riferimento indiscusso al TT, con tre successi consecutivi ed un rendimento di alto profilo anche al sabato, con una seconda piazza nel 2023 ed una netta affermazione nel 2024.

Il ducatista italiano, sovrastato dai fratelli Marquez nei primi nove round di questa stagione, sembrava aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori sul circuito olandese andando davvero molto forte nelle prove libere e sfiorando la pole position. Pecco aveva chiuso dunque le qualifiche (dietro solamente alla Yamaha di Quartararo, come primo pilota Ducati in griglia) con la consapevolezza di potersi giocare finalmente qualcosa di importante verso le gare del weekend.

Le sensazioni positive sono evaporate però allo spegnimento dei semafori, con Bagnaia che ha perso una posizione dopo l’altra non riuscendo mai a reagire e scivolando fino al sesto posto (poi quinto alla fine grazie alla caduta del Diablo). Si tratta dell’ennesima batosta stagionale per il tre volte campione del mondo, che continua a non trovare un buon feeling all’anteriore con la GP25 perdendo così uno dei suoi principali punti di forza e non avendo così la possibilità di dimostrare in pista il suo reale valore.