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MotoGP, Ezpeleta bacchetta Jorge Martin: “Non accetteremo la sua presenza, se non a certe condizioni”

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Carmelo Ezpeleta
Carmelo Ezpeleta / IPA Sport

Non è la stagione che avrebbe sognato Jorge Martin. Gli incidenti che ci sono stati prima dell’inizio del Mondiale 2025 di MotoGP e poi in Qatar hanno costretto lo spagnolo, campione del mondo del 2024, a un lungo stop. In queste settimane però sono emerse delle frizioni con l’attuale scuderia con cui l’iberico è sotto contratto, ovvero l’Aprilia.

Martin vuole andar via e svincolarsi dalla casa di Noale, con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del suo accordo. Un’intenzione rafforzata dopo quanto dichiarato dal suo manager, Albert Valera, che intervistato da Motorsport.com ha ribadito la validità della clausola presente nel contratto che consentirebbe a Jorge di liberarsi se dopo sei gare non fosse in una determinata posizione nella classifica del Mondiale.

L’attivazione della clausola lascia Jorge libero di firmare con chiunque voglia per il 2026. Honda? E’ un’alternativa, ovviamente sì“, aveva dichiarato il Manager. L’Aprilia, dal canto suo, ha ribadito più volte di non ritenere valida questa clausola, visto che l’iberico ha disputato una sola di queste prime sei gare a causa degli infortuni che hanno condizionato l’inizio del suo 2025.

In mattinata, si è esposto sulla vicenda anche Carmelo Ezpeleta e il CEO di Dorna Sports è stato molto chiaro ai microfoni di Sky Sport MotoGP: “Come Dorna, MSMA ed IRTA, non accetteremo l’iscrizione al Mondiale di un pilota che non sia libero per decisione di un giudice o per un accordo tra le parti. L’Aprilia dice che ha un contratto in essere con Martin, mentre il suo manager, Valera, afferma che sia libero. Per noi, per poterlo accettare, c’è bisogno che le due parti trovino un accordo, o che sia un giudice a decidere sul caso“, ha detto Ezpeleta.

Gestiamo il Mondiale da 35 anni e non abbiamo mai rotto un contratto. I contratti sono fatti per essere rispettati o, di comune accordo, terminati. Se entrambe le parti vengono da me e mi dicono che hanno raggiunto un accordo e che il contratto non è più valido, nessun problema. Se una delle parti, o entrambe, mi dicono che non sono d’accordo e sono ricorsi a un tribunale, allora dovrò aspettare che sia il tribunale a decidere chi ha ragione“, ha concluso il boss di Dorna Sports.

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