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Lorenzo Musetti in semifinale al Roland Garros! Logora Tiafoe e ora attende Alcaraz
Per il secondo anno consecutivo l’Italia ha la certezza di tifare un suo giocatore in semifinale al Roland Garros. Lorenzo Musetti raggiunge la sua seconda semifinale Slam in carriera, la prima a Parigi, battendo l’americano Frances Tiafoe per 6-2 4-6 7-5 6-2 in due ore e 47 minuti. Partita, questa, che vale tantissimo soprattutto dal punto di vista mentale per il classe 2002 di Carrara, che ora sogna una combinazione di risultati per tentare addirittura l’ingresso in top 5. Intanto, però, c’è da aspettare uno tra Tommy Paul e Carlos Alcaraz: l’altro USA e lo spagnolo li vedremo nella sessione serale.
Musetti deve subito risolvere un primo game da 15-30, poi è lui ad approfittare di qualche regalo in eccesso di Tiafoe e a portarsi sul 2-0. Il dritto dell’americano non è particolarmente collaborativo, il gioco del toscano è perfettamente tirato a lucido. E l’italiano gestisce anche meglio quel vento irregolare che ogni tanto fa capolino dalle parti dello Chatrier. Quando questo cala, però, qualche affondo Tiafoe lo mette a segno, riuscendo anche a procurarsi la palla del controbreak sul 4-2. Musetti gliela nega con un back di rovescio che di fatto resta sempre bassissimo mandando fuori tempo l’americano. Sullo slancio, l’azzurro parte benissimo nell’ottavo gioco: il rovescio è un pezzo d’arte, arrivano due set point (15-40), poi Tiafoe sbaglia la volée di rovescio e il discorso set si chiude qui.
Dopo un paio di giochi relativamente tranquilli del secondo set, l’ambiente cambia in modo rapidissimo, con l’americano che inizia a mettere rapidamente la situazione in chiaro in risposta. Basta un game, il terzo, per strappare a 30 la battuta a Musetti, che non crede così tanto ai propri occhi, perché vede un avversario con molta più carica rispetto al parziale precedente. Pesano anche le due palle del controbreak mancate subito dopo (su una delle due qualcosa in più in risposta il toscano poteva fare). Un altro momento in cui l’italiano potrebbe creare qualcosa in più arriva sul 3-4, quando dallo 0-30 Tiafoe risale anche in virtù di un paio di risposte imprecise. Di fatto il set si chiude qui e va per 6-4 al numero 15 del seeding.
Nel terzo set la qualità di gioco non è proprio il massimo, vuoi per la tensione che c’è in campo, vuoi perché i veri lampi dei due sono pochi, oltre a qualche trama tattica come i tentativi di Tiafoe di anticipare in risposta su qualche servizio attaccabile di Musetti. C’è qualche difficoltà per il toscano sul 2-2, ma non serve salvare palle break per tenere la battuta. Nel gioco successivo uno dei punti del match, con difesa talmente irreale del classe 2002 di Carrara da sorprendere l’USA a rete, con tanto di volée affossata da mezzo metro. Nella seconda metà del parziale, dopo un paio di giochi tranquilli, Musetti si mette nei guai da solo: 4-4, da 40-0 a 40 pari, poi piazza la seconda esterna sul dritto, che in questi casi somiglia a un bancomat. Ancora maggiore il rischio sul 5-5: risposta dentro il campo di Tiafoe che chiude con la volée, 15-30. A quel punto Lorenzo chiude un gran punto col dritto, gioca uno smash in arretramento di difficoltà elevatissima e piazza un ace per il 6-5. L’occasione per il nativo di Hyattsville è passata, e lui lo sente. Perde in modo totale la prima, serve seconde lentissime (intorno ai 130 km/h), un paio di errori qui, un Musetti che trova modi per metterlo in difficoltà lì, e si arriva al 15-40. A quel punto Tiafoe gioca una palla corta vista già da molto prima dal toscano, che in lungolinea di rovescio chiude il 7-5.
La situazione, soprattutto mentalmente, si ribalta in maniera completa. Adesso è Musetti ad avere tutto il vantaggio possibile: tiene a 30 il primo game del quarto set, poi non deve fare praticamente nulla, perché il suo avversario sbaglia qualsiasi cosa e lo manda sul 2-0, che poi diventa 3-0 con quello che è un parziale di 10 punti a 0. C’è anche spazio per un paio di colpi di totale fantasia poco dopo, in quello che è anche il primo gioco tenuto da Tiafoe. Il toscano, però, è sostanzialmente irrefrenabile al servizio, perché dopo quel 30 pari di punto ne perde solo uno quando è lui ad andare a iniziare il gioco. Molto diversamente vanno le cose per l’americano, il quale si ritrova sotto 0-40 sul 5-2. Di match point ne annulla due (ma di fatto tre, perché uno si rigioca per divergenze su palla dentro-fuori), ma l’ultimo finisce in rete. E riporta, per il secondo anno consecutivo, un italiano in semifinale a Parigi.
Sono soprattutto i dati sulla prima a contare: 70%-61% Musetti nel totale del match per quelle in campo, e soprattutto 81%-65% per punti vinti con la stessa, oltre a un 45-32 contro 33-51 in fatto di vincenti ed errori gratuiti che parla in numerose maniere. Tanti, tantissimi i passanti giocati da Lorenzo in campo: ben 22. E un primato doppio: è il terzo italiano a centrare semifinali Slam su più superfici in Era Open dopo Matteo Berrettini e Jannik Sinner, e in più è il terzo più giovane giocatore, a 23 anni e 83 giorni, a raggiungere almeno la semifinale nei tre Masters 1000 sul rosso e a Parigi. I precedenti: Rafael Nadal nel 2007, Novak Djokovic nel 2008.
