Atletica
L’Italia sogna con la triplista del futuro: Erika Saraceni show all’ultimo salto, misura di carattere agli Europei a squadre
Signore e signori, l‘Italia ha trovato il proprio talento nel salto triplo femminile che attendeva da tempo: Erika Giorgia Anoeta Saraceni. Questo il nome completo della 19enne milanese, nata dall’amore di papà Enrico (ex quattrocentista) e mamma Rosa Anibaldi, che si sono conosciuti allo Stadio Anoeta (da lì viene il suo terzo nome), l’impianto spagnolo in cui gioca la Real Sociedad. Proprio in terra iberica, ma a Madrid, l’azzurra ha illuminato la scena agli Europei a squadre ed è andata ben oltre le più rosee aspettative.
Lo scorso 21 maggio si era spinta a 14.01 metri in quel di Svaona e poi il 14 giugno aveva siglato un 13.92 a Brescia, oggi si è scatenata da vera agonista offrendo una serie in crescendo: 13.20, 13.64, nullo, nullo, 13.99 e poi il volo da 14.08 (0,1 m/s di vento a favore), con cui ha ritoccato di sette centimetri il proprio personale. La nostra portacolori ha chiuso al terzo posto alle spalle della tedesca Caroline Joyeux (14.42 all’ultimo assalto) e della svedese Maja Askag (14.18), portando così a casa 14 punti fondamentali per le ambizioni dell’Italia, che spera di difendere la ex Coppa Europa alzata al cielo due anni fa.
L’Italia allunga in testa alla classifica generale anche grazie al contributo di un nome nuovo che ha brillato su un palcoscenico storico. La classe 2006, bronzo ai Mondiali Under 20 e quarta agli Europei Under 20 nella passata stagione, può davvero fare sognare gli appassionati. Ricordiamo che nel 2023 ha trionfato agli Eyof con il record nazionale allieve (13.42) e che durante l’ultimo inverno ha firmato un brillante 13.71 in sala, miglior salto di sempre per una junior italiana al coperto. L’allieva di Eugenio Paolino e Aldo Maggi si allena presso il campo XXV Aprile di Milano, ha appena affrontato la maturità al liceo linguistico e ama seguire le serie tv in lingua originale.
