Judo
Judo, Mondiali 2025: le speranze di medaglia dell’Italia. Cinque punte e tanti outsider azzurri a Budapest
Dal 13 al 20 giugno la László Papp Arena di Budapest ospiterà i Campionati Mondiali 2025 di judo, prima rassegna iridata del nuovo quadriennio olimpico verso Los Angeles 2028. Confermato il format delle precedenti edizioni, che ricalca di fatto quello delle Olimpiadi, con otto giornate di gare e quindici eventi (quattordici individuali ed uno a squadre) totali da medaglia.
L’Italia si presenta all’appuntamento clou della stagione con grandi ambizioni, sulla scia di un Europeo da record (9 podi) in cui sono stati raccolti i frutti di un lungo percorso di crescita intrapreso negli ultimi cinque-sei anni. La spedizione azzurra sarà composta da 18 elementi per le competizioni individuali, oltre ad un paio di atleti che entreranno in gioco eventualmente solo nel Team Event.
Il judo tricolore non si è mai spinto oltre le 4 medaglie in una singola edizione dei Mondiali Senior (bottino raccolto sia nel 2023 che nel 2024), ma stabilire il nuovo primato si preannuncia un’impresa abbastanza complicata da conseguire. Fari puntati in primis sulla campionessa olimpica dei -78 kg Alice Bellandi, al rientro sulla scena internazionale dieci mesi dopo il trionfo di Parigi 2024.
La bresciana, alla ricerca del suo primo titolo iridato senior in carriera, è una delle favorite principali per salire sul gradino più alto del podio dopo il bronzo di Doha 2023 e l’argento di Abu Dhabi 2024. Il movimento azzurro sogna in grande anche con Manuel Lombardo (due volte argento ai Mondiali) nei -73 kg e con Christian Parlati (fresco dominatore degli Europei a Podgorica) nei -90 kg per provare a sfatare la maledizione dell’oro mondiale nel settore maschile.
Impossibile escludere dalla lista delle possibili carte da medaglia Assunta Scutto nei -48 kg e Odette Giuffrida nei -52 kg, due big globali delle rispettive categorie di peso, anche se nel caso dell’esperta romana molto dipenderà dal sorteggio a causa del rischio di incrociare già nei primi turni l’icona giapponese Uta Abe (esclusa dalle teste di serie). La profondità della Nazionale italiana (candidata al podio nella prova a squadre) è testimoniata infine dalla presenza di tanti outsider come i fratelli Giovanni e Antonio Esposito, Gennaro Pirelli, Elios Manzi, Matteo Piras, Giorgia Stangherlin, Savita Russo e Asya Tavano, che possono mettere nel mirino il Final Block.
