Calcio
Italia, brutta storia. Spalletti: “Acerbi ha rifiutato la convocazione”; la risposta: “Non mi voleva davvero”
Francesco Acerbi ha rifiutato la convocazione del CT Luciano Spalletti e non farà parte del gruppo azzurro in occasione dell’imminente doppio impegno contro Norvegia (6 giugno) e Moldavia (9 giugno) valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Una decisione molto forte, presa all’indomani della pesante sconfitta rimediata con la maglia dell’Inter per 5-0 nella finale di Champions League contro il PSG.
“Acerbi non ha risposto alla convocazione. Questione fisica? No. Ha ripensato a quanto successo intorno a lui. Prendiamo atto e si va avanti. Me l’ha detto per messaggio che non partecipa, io gli ho risposto e ci ho parlato per telefono. Ci sono calciatori che sono meritevoli quanto lui di avere la nostra considerazione e attenzione. Più volte ho detto di dover stare attento a quello che propone il campionato, e io l’ho convocato proprio per questo motivo, per quello che aveva fatto vedere in questo periodo“, ha spiegato il commissario tecnico dell’Italia in conferenza stampa a Coverciano.
La replica del difensore nerazzurro è arrivata poi nel pomeriggio, tramite i social: “Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al CT di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni per proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte“.
“Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del CT. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al CT, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla depressione per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro. Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo“, conclude Acerbi.
