Atletica
Edoardo Scotti abbatte la barriera dei 45”, entusiasma agli Europei a squadre e guadagna punti pesanti
Edoardo Scotti ha sfoggiato un atteggiamento, una grinta, un carisma, uno sprone da cara, vecchia, mitica Coppa Europa. L’azzurro ha incarnato lo spirito della competizione che ora ha cambiato nome (Europei a squadre), ma non l’essenza: ogni atleta si mette al servizio della propria Nazione con l’obiettivo di portare a casa il maggior numero possibile di punti per sognare in grande.
Il 25enne lombardo si è distinto nella seconda serie dei 400 metri, è partito forte e ha insistito nell’azione fin sul traguardo, prodigandosi come da sua abitudine in un brillante rettilineo conclusivo e travolgendo la concorrenza. Il carabiniere ha stampato un brillante 44.93, scendendo sotto il muro dei 45 secondi per la prima volta in carriera (il suo personale di 45.21 era vecchio di cinque anni) e diventando il terzo italiano di sempre sul giro della morte (a 18 centesimi dal record nazionale, il 44.75 siglato da Luca Sito agli Europei di Roma la scorsa estate).
Edoardo Scotti ha vinto la serie “B” e ha poi aspettato la serie successiva, dove soltanto tre atleti hanno corso più veloce di lui a Madrid: il britannico Samuel Reardon (44.60, record della competizione), l’ucraino Oleksandr Pohorilko (44.81, primato nazionale) e l’ungherese Patrik Simon Enyingi (44.84), piazzandosi così al quarto posto e portando a casa 13 punti, fondamentali per l’Italia che sta cercando di difendere il trofeo conquistato due anni fa. Si è guadagnato terreno su Polonia (Maksymilian Szwed sesto con 45.18), Spagna (Manuel Bea undicesimo con 45.89) e Germania (Jean Paul Bredau sedicesimo con 46.64).
Grande entusiasmo ai microfoni della Rai: “Io e Anna Polinari abbiamo buttato già due muri, conta arrivare tra i primi sei nelle grandi manifestazioni. Ognuno di noi contribuisce alla squadra, puntiamo a riconfermarci. Non mi interessa se non siamo i favoriti, il nostro gruppo è fantastico, ci sono anche nuovi entrati che daranno filo da torcere“.
