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Tappone deludente al Giro d’Italia: vince Prodhomme, Del Toro amministra, Pellizzari cade nel finale
Tanto rumore per nulla in una delle tappe più attese del Giro d’Italia 2025. Pochissime emozioni nella diciannovesima frazione da Biella a Champoluc, con gli uomini di classifica che si danno battaglia solo negli ultimi sei chilometri e con il francese Nicolas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale Team) che sfrutta l’occasione e trionfa dopo essere andato in fuga già dalla prima salita di questa mattina. Si tratta della prima vittoria in un grande giro per il 28enne transalpino.
Gli uomini di classifica si fanno vedere solamente a sette chilometri dalla fine con lo scatto di Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) che si porta dietro un ottimo Isaac Del Toro (UAE Team Emirates – XRG), che poi vince la volata per il secondo posto. Buonissima la prova di Damiano Caruso, che termina al quarto posto, aiutato poi nella parte conclusiva della tappa da Antonio Tiberi, che era anche andato in fuga con lo stesso Prodhomme.
Si comincia a scalare fin dai primi chilometri e sul Colle Serra sono Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) e Bart Lemmen (Team Visma | Lease a Bike), lo stesso Prodhomme e Georg Steinhauser (EF Education – EasyPost) a prendere una trentina di secondi di vantaggio sul gruppo. Dal plotone provano ad attaccare in molti, come Lorenzo Fortunato, ma il gruppo non concede spazio ad un tentativo ampio.
L’azione giusta si fa tra la discesa del Colle Serra ed il tratto in pianura che porta al Col Tzecore. Qui si viene a creare finalmente la fuga importante di quasi trenta corridori e che vede presente anche un ritrovato Antonio Tiberi (Bahrain Victorious), che ha messo da parte i problemi fisici delle ultime giornate. Sul Col Tzecore è Christian Scaroni a passare per primo sul traguardo del GPM, ma il gruppo non lascia andare via la fuga.
Sul Col Saint-Pantalèon non succede molto, con il gruppo dei fuggitivi che si spezza piano piano e con Nicolas Prodhomme (Decathlon Ag2r) che scollina per primo. Sotto l’azione della Israel Priemer Tech di Derek Gee il plotone torna sui due minuti di ritardo, mentre davanti continua ad essere decisamente pimpante Tiberi anche sulla discesa del Saint-Pantalèon.
Quando comincia il Col de Joux restano all’attacco Tiberi, Prodhomme e Verona, che allungano sugli altri fuggitivi e conservano un vantaggio di due minuti e mezzo sul gruppo tirato dalla Visma e dalla EF, con la maglia rosa Isaas Del Toro in grande controllo. Con il passare dei chilometri l’azione degli uomini di classifica si fa sempre più incisiva e il distacco si riduce sempre di più, con Prodhomme che allunga sui due compagni di fuga, che vengono poi riassorbiti dal gruppo ai -25km.
Qualche timido scatto sul finale del Col de Joux e ci provano Carapaz, Pellizzari e Yates, ma la UAE risponde presente con un Majka eccezionale a controllare la situazione e a stoppare tutte le azioni. Non succede veramente nulla con Prodhomme che conserva oltre un minuto di vantaggio quando comincia l’ultima salita di Antagnod.
Nella noia generale, finalmente arriva un grande attacco ed è quello di Richard Carapaz a -7 km, ma Del Toro risponde presente. I due riescono a prendere un po’ di margine, con Simon Yates che non riesce ad unirsi a loro. Troppo tardi per andare a prendere Prodhomme che festeggia una grandissima vittoria, ma in vista di domani la sfida per la maglia rosa sembra ormai tra Del Toro e Carapaz, che guadagnano ventiquattro secondi su Yates e gli altri.
Del Toro vince la volata con Carapaz per il secondo posto e si presenta domani con un vantaggio in classifica generale di 43 secondi sull’ecuadoregno. Simon Yates, oggi settimo, si trova ad un minuto e ventuno secondi al terzo posto. Quarto Derek Gee (+2:32) e quinto Damiano Caruso (+3:36). Giulio Pellizzari è settimo ad oltre cinque minuti con il corridore della Red Bull Bora-hansgrohe che è caduto all’ultima curva nel tentativo di fare la volata per il quarto posto, perdendo qualche secondo.
