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CiclismoGiro d'ItaliaStrada

Pagelle Giro d’Italia 2025: Roglic in agguato, Tiberi bene a metà, alti e bassi per Ayuso

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Primoz Roglic
Roglic / Lapresse

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025

Tredicesima tappa, venerdì 23 maggio 

Mads Pedersen, 10: oggi il danese ha compiuto un vero capolavoro. L’arrivo sembrava troppo duro per le sue caratteristiche, tuttavia è stato abilissimo a resistere dove le pendenze si inerpicavano fino al 12%, per poi innestare una progressione inarrestabile appena la strada ha iniziato a spianare. Vittoria n.4 in questa Corsa Rosa, la maglia ciclamino è ormai ampiamente in cassaforte.

Wout Van Aert, 8,5: conferma una imperiosa crescita di condizione, ma oggi ha trovato un avversario più forte. Non può avere rimpianti ed avrà altre occasioni per provarci, magari domenica ad Asiago.

Isaac Del Toro, 8: è in forma stratosferica, sta pedalando con una facilità disarmante. Nel complesso ha guadagnato altri 9″ su tutti gli uomini di classifica e 5″ sul compagno di squadra Ayuso. Di energie ne sta spendendo davvero tante. Per quanto possa essere in condizione, non si può negare che stia effettuando degli sforzi praticamente ogni giorno. Stiamo parlando comunque di un potenziale fenomeno, dunque non è escluso che nella terza settimana non accusi alcuna flessione. Ma al tempo stesso il ciclismo sa essere impietoso: basta un attimo e si spegne la lampadina…

Primoz Roglic, 7: rispetto ai giorni scorsi, oggi lo sloveno è apparso molto più nel vivo della corsa, sia al Chilometro Red Bull sia nel finale. Volutamente non si è speso nella caccia agli abbuoni, salvaguardando la gamba in vista delle Alpi. Avrà ragione il grande ‘vecchio’ o alla fine prevarrà l’esuberanza dei giovani rampanti della UAE Emirates? Una sfida di certo affascinante.

Antonio Tiberi, 6,5: su un arrivo non adatto alle sue caratteristiche, non perde nulla e chiude a ruota di Roglic. Non aveva però brillato sul GPM di San Giovanni in Monte, quando aveva pagato il forcing della Ineos, perdendo qualche metro (così come Ayuso e Ciccone), salvo poi rientrare rapidamente. In quel momento era visibilmente al limite, stava facendo fatica.

Egan Bernal, 6,5: in salita sta bene e anche oggi mette al lavoro la squadra per creare scompiglio. Ha però 2’50” di ritardo in classifica generale: per il podio dovrà inventarsi un numero.

Giulio Ciccone, 5,5: non è stata una giornata così brillante per l’abruzzese. Sul San Giovanni in Monte si era fatto sorprendere dal forcing della Ineos, mentre in un finale (sulla carta) adatto alle sue caratteristiche ha preferito rimanersene nascosto a centro gruppo. Scelta tattica o mancanza di gambe?

Juan Ayuso, 6: lo spagnolo è difficile da decifrare. Quando la Ineos ha spezzato il gruppo su un GPM di quarta categoria, Del Toro era facilmente davanti, mentre lo spagnolo si è ritrovato a dover inseguire. Al traguardo volante (denominato ‘Chilometro Red Bull’) ha disputato una volata oggettivamente ‘cattiva’ per precedere la maglia rosa e conquistare 4″ di abbuono. Poi ha preferito rimanere defilato nell’arrivo per il successo di tappa. Sta dando la sensazione di vivere degli alti e bassi, anche all’interno della stessa tappa (ed era accaduto ad esempio anche nella cronometro di Pisa).