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Pagelle Giro d’Italia 2025: Del Toro e il vantaggio del ciclocross; Tiberi reagisce, Yates bocciato
PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025
Diciannovesima tappa, venerdì 30 maggio
Nicolas Prodomme, 9: il destino della fuga sembrava segnato, ma il francese è stato superlativo nell’involarsi in solitaria sul Col de Joux, sfruttando appieno il grande marcamento tra gli uomini di classifica. Dopo il successo di tappa al Tour of the Alps di qualche settimana fa, oggi raggiunge l’apice della carriera.
Isaac Del Toro, 7,5: sfrutta alla grande il lavoro di una squadra superlativa, poi risponde in scioltezza all’attacco di Carapaz. Solo il Colle delle Finestre lo separa dalla prima vittoria in una grande corsa a tappe di tre settimane. Il fatto che venga dal ciclocross potrebbe rappresentare un vantaggio sullo sterrato.
Richard Carapaz, 7: l’attacco è stato probabilmente tardivo, ma oggettivamente l’ecuadoriano non ha trovato le pendenze necessarie per provare a scavare un solco importante. Domani sarà tutto diverso: 43″ da recuperare nei confronti di Del Toro non sono tanti, ma oseremmo dire che non sono nulla su un ‘mostro’ come il Colle delle Finestre.
Egan Bernal, 6,5: anche oggi non brillantissimo, ma ha stretto i denti ed ha consolidato la posizione in classifica.
Simon Yates, 5: fa lavorare a lungo la squadra, poi non solo non attacca, ma paga ulteriormente dazio nei confronti di Carapaz e Del Toro. La sensazione è che il britannico, più che guardare ai primi due, debba pensare a salvare il podio nei confronti di Derek Gee.
Damiano Caruso, 7: quarto all’arrivo, anche oggi ha dimostrato che la forma c’è. Ha l’esperienza per gestirsi al meglio sul Colle delle Finestre: l’obiettivo resta la top5. Se poi qualche avversario dovesse saltare…
Antonio Tiberi, 7,5: una bella reazione d’orgoglio dopo le giornate difficili che ha vissuto. Si inserisce nella fuga di giornata, poi nel finale si mette a disposizione di Damiano Caruso, dimostrandosi un uomo squadra. In classifica generale è risalito in dodicesima posizione.
Giulio Pellizzari, 6: la sensazione è che le energie inizino a scarseggiare. In alcuni frangenti ha proprio dato la sensazione che le gambe non sorreggessero la testa. La banale scivolata all’ultima curva è un segnale che deve ancora maturare molto, ma è normale per un ragazzo di 21 anni. Domani l’obiettivo minimo sarà conservare la settima posizione: sarebbe comunque un risultato di prestigio in un Giro d’Italia dove solo nell’ultima settimana ha potuto correre libero da impegni di gregariato.
