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L’ITALIA E’ TORNATA! Scaroni e Fortunato arrivano in parata a San Valentino, Pellizzari illumina, crollano Del Toro, Tiberi e Ayuso

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Christian Scaroni - Lapresse
Christian Scaroni - Lapresse

Il tabù è infranto, arriva finalmente la vittoria azzurra al Giro d’Italia 2025: la sedicesima tappa è quella giusta per vedere il Tricolore sul gradino più alto del podio. Una giornata incredibile, battuta dalla pioggia nella prima parte e con quasi 5000 metri di dislivello: a trionfare sul traguardo di San Valentino (Brentonico) è Christian Scaroni che supera di centimetri il compagno di squadra Lorenzo Fortunato in un arrivo da sogno. Resta in Maglia Rosa, nonostante grandi difficoltà, Isaac del Toro.

Gran battaglia sotto la pioggia (non sono mancate le cadute) nella prima fase di gara. Di forza si è formata una fuga di ventitré uomini: Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike), Darren Rafferty (EF Education – EasyPost), Xabier Mikel Azparren (Q36.5), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Josef Černý (Soudal -QuickStep), Jon Barrenetxea (Movistar), Simon Guglielmi (Arkea-B&B Hotels), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Sylvain Moniquet (Cofidis), Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Kim Heiduk (Ineos Grenadiers), Simone Petilli (Intermarché – Wanty), Jefferson Cepeda (Movistar Team), Gijs Leemreize (Team Picnic PostNL), Davide Bais (Team Polti VisitMalta), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Davide Bais (Team Polti VisitMalta), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team), Luca Covili (VF Group Bardiani CSF – Faizanè), Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), Fausto Masnada (XDS Astana Team), Christian Scaroni (XDS Astana Team).

Il gruppo ha lasciato spazio in una prima fase, salvo poi aumentare il ritmo con la Ineos Grenadiers a dettare il passo. A mano a mano non sono mancati i colpi di scena: prima una caduta ha coinvolto Primoz Roglic, costretto al ritiro, poi, sul GPM di Santa Barbara, è arrivata la crisi nera per Juan Ayuso, staccato di minuti dal gruppo della Maglia Rosa comprendente tutti gli altri big (è riuscito a resistere dopo un primo momento di difficoltà anche Egan Bernal).

Nel frattempo davanti si è ovviamente distrutto il drappello dei fuggitivi: ad avvantaggiarsi in discesa, prima di approcciare la montagna conclusiva, è stato Voisard. A raggiungere sulla scalata finale l’elvetico sono stati i due azzurri della XDS Astana Scaroni e Fortunato, assieme a Cepeda. Gli italiani sono andati di forza a staccare tutti i rivali e sono arrivati in parata: Scaroni mano nella mano si porta a casa la vittoria davanti al compagno di squadra.

Succede di tutto tra gli uomini di classifica: Giulio Pellizzari, libero dagli ordini di scuderia, è il primo ad attaccare (chiudendo poi terzo a completare la tripletta tricolore), poi a raggiungerlo c’è uno scatenato Richard Carapaz che guadagna su tutti i rivali. Quinto è un sorprendente Derek Gee, ottavo Simon Yates che paga da Carapaz una quarantina di secondi, mentre chi va in crisi è la Maglia Rosa del Toro che conserva la leadership per una manciata di secondi. Si difendono Bernal e Caruso, va invece in grandissima difficoltà Antonio Tiberi che cede minuti sui rivali.

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