Nuoto
Nuoto, lampi d’azzurro a Canet: Franceschi e Potenza sul podio, Razzetti quarto

Parte con buoni segnali per l’Italia la prima giornata della terza e ultima tappa del circuito Mare Nostrum a Canet-en-Roussillon. Gli azzurri si fanno subito notare grazie al brillante terzo posto del giovane Emanuele Potenza nei 400 misti, dove brilla anche Simone Spediacci, quarto con una prestazione solida e in crescita. Sul podio anche Sara Franceschi nei 200 misti: l’azzurra chiude seconda con un ottimo 2:11.53, confermando lo stato di forma già mostrato a Barcellona e la propria candidatura per i grandi appuntamenti estivi. In evidenza anche Matilde Biagiotti nei 200 stile libero, quarta e in netta progressione. Buona la prova di Federico Burdisso nei 100 farfalla (sesto) e di Alberto Razzetti, quarto nei 400 stile in una gara di alto livello. Un inizio incoraggiante per la Nazionale, che dimostra competitività e continuità su più fronti in attesa della seconda giornata.
Nei 400 misti Lewis Clareburt domina la gara dall’inizio alla fine con un’eccellente prova chiusa in 4:14.29. Il neozelandese imprime subito il suo ritmo e gestisce bene le fasi più delicate del misto. Secondo posto per il francese Emilien Mattenet. L’Italia si gode il podio grazie al terzo posto del giovane Emanuele Potenza, classe 2006, autore di una prova solida e in crescita. Quarto l’altro azzurro Simone Spediacci, anche lui in evidenza soprattutto nella frazione a rana.
Nei 200 misti donne Sara Franceschi è stata protagonista di una prova solida e incoraggiante. L’azzurra, già sul podio a Barcellona, si conferma in grande crescita e chiude al secondo posto in 2:11.53, avvicinando il proprio stagionale. La livornese, dopo un passaggio controllato a metà gara, ha costruito la rimonta nella frazione di rana, gestendo bene anche il ritorno a stile libero. Davanti a lei solo l’israeliana Anastasia Gorbenko, prima in 2:11.19. Un risultato che conferma Franceschi tra le protagoniste in vista dei grandi appuntamenti internazionali dell’estate. Da segnalare tra gli italiani il buon quarto posto di Alberto Razzetti nei 400 stile libero, distanza non abituale per lui ma affrontata con determinazione in un contesto di altissimo livello, vinto dal tunisino Ahmed Jaouadi con un nuovo record del meeting.
Parte subito forte la tappa di Canet con il 50 dorso donne che premia l’israeliana Anastasia Gorbenko, prima in 27.76 davanti all’irlandese Danielle Hill (27.84). A completare il podio la francese Pauline Mahieu (27.91), beniamina di casa con la cuffia del Canet 66 Natation. Una gara serratissima, decisa nei centimetri finali, ma senza italiane protagoniste in questa distanza sprint. Il francese Yohann Ndoye-Brouard infiamma il pubblico con un 25.15 che gli vale la prima posizione davanti a un nome pesante come Kliment Kolesnikov (25.24), tornato alle gare internazionali proprio in questo circuito. Terzo posto per un altro transalpino, Jules André (25.47).
Finale tirata anche nei 50 stile donne, dove Béryl Gastaldello brucia al tocco la magiara Petra Senanszky: 24.86 contro 24.87 in un testa a testa da manuale. Sul terzo gradino del podio sale Analia Pigree (25.12), altra portacolori del Canet. Sfida velocissima ma priva di italiane nelle otto finaliste. I 50 stile maschili vedono protagonista il nuotatore di Hong Kong Ian-Yentou Ho, che la spunta in 22.17 su Sean Niewold (22.18) e sullo svedese Elias Persson (22.20). Una finale che si è giocata sul filo dei centesimi con tre atleti racchiusi in 3 centesimi: pura adrenalina.
La gara di fondo degli 800 sl premia la belga Sarah Dumont con 8:40.90 davanti a Fleur Lewis (8:42.63) e Francisca Martins (8:42.69). Gara condotta con autorità da Dumont, classe 2007, che dimostra già personalità da veterana. Spettacolo vero nei 400 sl con il tunisino Ahmed Jaouadi che sbaraglia il campo in 3:46.60, nuovo record del meeting. Alle sue spalle Victor Johansson (3:48.43) e un sorprendente Rami Rahmouni, classe 2009, terzo in 3:50.85. Buona prova anche per l’azzurro Alberto Razzetti, quarto con 3:52.50: non basta per il podio ma resta un test importante in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.
Vittoria di Pauline Mahieu nel 200 dorso, che bissa così il terzo posto nei 50. Il suo 2:10.31 le consente di precedere la neutrale Shkurdai (2:11.85) e la rumena Prisecariu (2:14.03). Gara ben gestita dalla francese. La giornata si apre con la vittoria del ceco Jan Cejka nei 200 dorso, autore di un’ottima prova chiusa in 1:58.15. Alle sue spalle il francese Antoine Herlem, che ha provato a rimanere in scia fino all’ultima vasca, ma ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Terzo un altro beniamino di casa, Mewen Tomac, che completa il podio in 2:00.88. Nessun italiano al via nella finale A.
Prestazione maiuscola della tedesca Anna Elendt nei 100 rana, che si prende il primo posto con 1:06.33 al termine di una gara condotta con autorità. Seconda la neutrale Alina Zmushka, davanti alla britannica Kara Hanlon. È settima Arianna Castiglioni, unica italiana in finale, che chiude in 1:08.50 non lontana dal gruppetto delle migliori. Gara di altissimo livello nella finale maschile dei 100 rana. Il russo Kirill Prigoda si impone in 59.67 confermando la sua solidità in vasca lunga. Il giapponese Shin Ohashi, appena sedicenne, impressiona con il secondo tempo in 59.88, mentre il bielorusso Shymanovich è terzo in 1:00.15.