CiclismoGiro d'ItaliaStrada
La via crucis di Juan Ayuso al Giro d’Italia: lo spagnolo ha rischiato di uscire fuori tempo massimo
Juan Ayuso si era presentato al Giro d’Italia come uno dei grandi favoriti per la vittoria finale insieme allo sloveno Primo Roglic, reduce dal successo alla Tirreno-Adriatico e forte di una caratura tecnica di primo livello. Lo spagnolo aveva impressionato nella prima settimana e aveva anche vinto una tappa a Tagliacozzo, ma poi ha pagato a caro prezzo la caduta nella frazione dello sterrato e la condizione fisica è andata in calando (ha anche dei punti di sutura a un ginocchio).
L’annunciato capitano della UAE Emirates-XRG era già saltato nella giornata di ieri pagando un quarto d’ora di ritardo dagli altri big in lotta per la conquista del Trofeo Senza Fine, uscendo definitivamente di classifica. Oggi Juan Ayuso è andato definitivamente alla deriva: è crollato sul Mortirolo quando mancavano sessanta chilometri al traguardo di Bormio e da quel momento è iniziato un vero e proprio calvario, una via crucis eterna durante la quale ha stretto i denti per onorare l’impegno e giungere all’arrivo.
Il 22enne iberico ha chiuso in 141ma piazza con un distacco di addirittura 35’42” dal suo compagno di squadra Isaac Del Toro, vincitore in maglia rosa. Ayuso è transitato insieme a Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) e all’olandese Casper Van Uden (Team Picnic PostNL), in solitudine quasi totale, addirittura dietro a diversi velocisti (tra cui il danese Mads Pedersen in maglia ciclamino). Il tempo massimo era fissato a 52 minuti dal vincitore. In classifica è scivolato al 26mo posto a 49’19” dalla vetta. Arriverà il ritiro domani mattina?
