Seguici su
LEGGI OA SPORT SENZA PUBBLICITÀ
ABBONATI

CiclismoGiro d'ItaliaStrada

‘La Fagianata’ di Magrini: “UAE supponente, Del Toro imparerà la lezione. Yates ha colpito sul luogo del delitto”

Pubblicato

il

Riccardo Magrini

IL CAPOLAVORO DI SIMON YATES

Simon Yates è tornato sul luogo del delitto e ha colpito. Vendetta, tremenda vendetta. Non ha vinto nessuna tappa, non ha fatto volatine come nel 2018 e probabilmente quella lezione gli è servita per questa meravigliosa impresa storica. Sono contento per lui, è un segno di rivalsa per un corridore che era stato un po’ sfortunato nell’ultimo periodo, aveva avuto anche problemi fisici. Alla Jayco AlUla non si era ambientato bene, ma oggi penso che anche loro siano contenti per lui.

DEL TORO E CARAPAZ I GRANDI SCONFITTI

Che Simon Yates sia stato il più brillante lo ha dimostrato con il record di scalata del Colle delle Finestre. Gli errori di valutazione della UAE sono stati abbastanza marcati. Il marcamento che ha fatto Del Toro nei confronti di Carapaz in un primo momento sembrava la mossa giusta, però poi doveva dargli un cambio. Non è mai successo che una maglia rosa non tiri quando un avversario diretto ha preso vantaggio. Poi in UAE hanno sottovalutato il fatto che Van Aert facesse parte della fuga iniziale: in quel frangente un uomo della UAE sarebbe stato importante. Avere Van Aert a valle ha fatto comodo a Yates e gli ha consentito di dilatare il vantaggio. E’ stato clamoroso che Del Toro si sia fossilizzato a ruota di Carapaz e non abbia tirato. Poi non mi è piaciuto lo scatto di Del Toro per andare a prendersi il 9° posto. Cosa voleva dimostrare, di avere energie? Se così fosse, avrebbe dovuto spenderle prima.

LA UAE EMIRATES PAGA SCELTE DISCUTIBILI

In UAE sono stati un po’ supponenti. Prima avevano due capitani dichiarati, poi si sono ritrovati con 4 corridori nei 10 ad un certo punto del Giro. Sono stati un po’ troppo presuntuosi e alla fine questo atteggiamento gli si è rivoltato contro. Alla luce della tappa di ieri, loro pensavano che fosse fatta. Del Toro ha commesso un po’ gli errori di Yates nel 2018, ma gli servirà di lezione.

A CARAPAZ L’ONORE DELLE ARMI

Carapaz ha perso il Giro come invece lo vinse nel 2019, approfittando della rivalità di Nibali e Roglic. Però dobbiamo ringraziare anche l’ecuadoriano, che è andato all-in sul Colle delle Finestre. Ha fatto quello che doveva per vincere, ma poi l’ha perso. Gli attacchi che ha fatto ce li aspettavamo, Del Toro non ha mai mollato e Simon Yates ha approfittato della rivalità del momento. Non sappiamo cosa si siano detti in discesa, ma lì Del Toro avrebbe dovuto tirare diritto.

CARUSO 5° A QUASI 38 ANNI

Caruso ha fatto un ottimo Giro, era stato messo lì per dare una mano a Tiberi e poi si è ritrovato a fare classifica con un 5° posto che è davvero d’oro.

PELLIZZARI SCALA UNA POSIZIONE

Pellizzari si è gestito. Se consideriamo com’era partito, che non doveva fare il Giro ed era stato voluto da Roglic, il 6° posto è di grandissima qualità. Sinceramente mi aspettavo da Pellizzari una rimonta, però va bene così, non gli puoi dire niente. Non aveva più grandi forze nelle ultime due tappe.

DOMANI PASSERELLA FINALE A ROMA

Secondo me, con la gamba che ha, può anche vincere ancora Pedersen, a suggello di un Giro fantastico. L’alternativa è Kooij.