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Roland GarrosTennis

Jannik Sinner avanza al Roland Garros: sconfitto Rinderknech dopo una rimonta da 0-4 nel terzo set

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Jannik Sinner vince all’esordio al Roland Garros 2025. Dopo due ore e 15 minuti di una certa variabilità di situazioni, il numero 1 al mondo sconfigge il francese Arthur Rinderknech con il punteggio di 6-34 6-3 7-5. Ironia della sorte, per l’altoatesino ci sarà lo stesso secondo turno del 2024, sebbene con sfumature diverse. Perché quello di giovedì potrebbe essere l’ultimo match della carriera di Richard Gasquet, che per vent’anni è stato tra i maggiori giocatori del panorama tennistico francese.

I primi game vedono partire un po’ meglio Rinderknech, che spinge in risposta e guadagna tre palle break, sulle quali però Sinner non trema mai. Nei fatti, l’unica reale occasione del francese nel parziale è questa, a parte un 15-30 sul 3-3 comunque ben tenuto sotto controllo da Jannik. Alla fine dei conti, quel che decide tutto è un momento, quello legato al decimo game, nel quale la differenza di livello emerge tutta insieme. Dal 15-15 Rinderknech sbaglia di dritto, poi regala una palla corta al rovescio del numero 1 e infine arriva un rovescio sul nastro: 6-4.

Fasi iniziali del secondo set che scorrono ancora una volta senza grandi patemi da una parte e dall’altra. O almeno questo è quel che accade fino al quarto gioco, quando, dal 30-15, i tentativi di variare di Rinderknech vengono frustrati dalla rete oppure dal fatto che Sinner, di rovescio, funziona eccome. E, alla fine, è lo stesso francese che incappa in errori gratuiti non proprio da lui: 3-1 per Jannik, che conferma il break e poi cede soltanto un punto alla battuta, regalando ottimi sprazzi di tennis al pubblico dello Chatrier fino al 6-3.

Poi qualcosa succede. Succede che nel secondo game del terzo set si va in lotta, succede che Rinderknech difende così bene da mandare in più di un’occasione fuori giri Sinner, succede che c’è uno 0-2, poi uno 0-3, e poi anche uno 0-4 con Jannik più impreciso del solito. Soprattutto, succede che il francese si esalta, il pubblico pure. Forse anche un po’ in eccesso, al netto della Marsigliese che spesso scatta in questi casi (specie quando si tratta di Monfils). E anche Rinderknech in qualche modo si unisce alla situazione. C’è un problema: qualcuno non è d’accordo. Quel qualcuno è Sinner, che un break lo recupera subito, tanto per cominciare, poi, sul 3-5, riprende anche l’altro, con un gran dritto in corsa che rimette tutto in equilibrio. Sul 5-5, poi, un doppio fallo e uno smash fuori di un metro buono del transalpino mandano Jannik a servire per il match. E si chiude così.

Per Sinner un dato importante, al di là del 65% di prime in campo, è il 76%-70% di punti vinti con la prima, ma soprattutto il 68%-43% di punti vinti con la seconda. Fondamentae per lui vincere tanti scambi corti e, almeno fino agli 8 colpi, essere quello che domina (91-60). Una prova che, nei fatti, ha già detto tante cose della versione di Jannik che vedremo a Parigi. Chissà se dirà qualcos’altro a livello di vestiario: oggi si è andati sul verde, giovedì chissà.

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