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Formula 1GP Spagna

F1, la nuova direttiva tecnica non sembra aver alterato i valori (per ora). Poche buone notizie per la Ferrari

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Charles Leclerc
Leclerc / IPA Sport

Si attendeva con curiosità l’inizio del week end del GP di Spagna, nona tappa del Mondiale 2025 di F1, per l’introduzione della nuova direttiva tecnica. La cosiddetta “TD018” è stata ideata per ridurre la flessibilità consentita delle ali anteriori e posteriori delle monoposto. Il riferimento è in particolare è alla tolleranza di flessione consentita che passa da 5 a 3 mm. Per questa ragione i controlli su questi elementi aerodinamici sono stati inaspriti.

Alla fine della fiera poco è cambiato. Le McLaren hanno dato un seguito nel corso della prima giornata di prove libere alla proprio ruolo di riferimento dal punto di vista delle prestazioni, con il britannico Lando Norris a stupire soprattutto per la costanza di rendimento con le gomme soft nella simulazione del passo gara. Il leader del campionato, Oscar Piastri, si è fatto preferire invece nella simulazione del time-attack.

Il ruolo di “anti-McLaren” continua a recitarlo Max Verstappen. L’olandese della Red Bull è stato decisamente convincente soprattutto nelle tornate con benzina nel serbatoio. Contrariamente ad altri venerdì, la RB21 è partita da una buona base e quindi l’olandese potrebbe essere l’elemento in grado di far saltare l’egemonia dei Papaya.

E la Ferrari? Nella FP1 sembrava che la nuova direttiva tecnica avesse particolarmente giovato alla scuderia di Maranello, visti i tempi fatti nella simulazione del passo gara. Dalle stelle alle stalle nella seconda sessione di prove libere con i piloti a giudicare la macchina inguidabile, non spiegandosi le ragioni di questo drastico cambiamento di scenario. Anche da questo punto di vista, le cose non sono così mutate se si pensa ai precedenti week end della Rossa…

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