Tennis
A UN PASSO DAL CIELO! Un’impetuosa Jasmine Paolini sovrasta Peyton Stearns ed è in finale agli Internazionali d’Italia!

Jasmine Paolini è per la prima volta in carriera in finale agli Internazionali d’Italia. Seconda finale di un WTA 1000 per lei, ma questa è ancora più bella, perché arriva a Roma, in un Foro Italico che vede il sole stagliarsi su di lei mentre batte l’americana Peyton Stearns per 7-5 6-1. Ora per lei ci sarà una tra Coco Gauff e Qinwen Zheng, e contro la numero 1 USA e la cinese ci sarà addirittura la chance di dare l’assalto al numero 4 del mondo. Un momento felicissimo per lei, come per un tennis italiano che mai come quest’anno nella Capitale sta facendo sognare.
Primi game particolarmente difficili per Paolini, un po’ per sua tensione che la porta a sbagliare in più occasioni, un po’ perché Stearns riesce spesso ad avere spazio per colpire di dritto a velocità sufficiente da rendere la palla irraggiungibile. Il primo break arriva a 30 e a seguito di un doppio fallo di Jasmine, che poi in qualche modo salva due palle dello 0-4 e riesce a muovere il punteggio. L’azzurra guadagna due palle break, ma soprattutto sulla prima non riesce a trovare il giusto impatto sulla seconda dell’americana, ma quantomeno lo sblocco c’è e si vede. Sul 2-4 il break arriva, e con un doppio fallo di Stearns, che però riprende a giocare piuttosto bene e si riprende all’istante il maltolto. Così com’era arrivata la tensione per Paolini, però, stavolta questa passa direttamente all’americana, che inizia a servire più piano, evidentemente non proprio tranquilla. Dopo un set point annullato con una millimetrica palla corta sulla riga, Jasmine comincia a colpire decisamente meglio e risale sul 4-5 con un gran rovescio incrociato. Stearns riesce però a ritrovarsi e a giocare con intensità e precisione in risposta: arriva un altro set point, questo annullato nello scambio. Ed arriva anche il 5-5, che si trasforma in 6-5 per l’azzurra dopo che la ventitreenne dell’Ohio, sul 40-30, getta fuori una volée non difficile. Di fatto il match svolta qui, perché la numero 1 d’Italia s’invola fino al 7-5 che chiude un parziale da brividi.
Sarà lo sforzo di tre tie-break del terzo set nei tre incontri precedenti, sarà che il livello di gioco di Paolini ora è molto più alto, sarà che il sole finalmente illumina il Foro Italico e questo a Jasmine non può che far piacere, ma il confronto inizia a farsi sempre più a senso unico. Gli errori di Stearns aumentano, l’azzurra diventa padrona del campo e, con tre gratuiti dell’americana, le strappa la battuta per andare sul 2-1. Non passa molto perché questo si trasformi in 4-1, trasformato in 5-1 un po’ con fatica perché Stearns, sull’orlo della disperazione, inizia a cercare di fare il possibile con il dritto con alterni risultati. Uno di questi le vale anche la palla break, ma contano di più il servizio e il dritto di Jasmine: funzionano a dovere, arriva anche l’ace, 5-1. Bastano pochi minuti per arrivare alla conclusione di un conto game che, in quel momento, diventa di 12-2. Una specie di 6-1 6-1 mascherato dall’1-4 in avanti, ed è quello che riporta un’azzurra in finale a 11 anni dalla sua compagna attuale di doppio, Sara Errani.
Ed è una finale che ha tanto di prezioso, perché nel complesso sono state due le giocatrici azzurre in grado di arrivare in finale agli Internazionali a Roma: Lucia Valerio nel 1935 e appunto Errani nel 2014. Nelle prime quattro edizioni, infatti, si giocò a Milano, dove nel 1931 vinse ancora Lucia Valerio (che lì giocò altre tre finali), mentre Raffaella Reggi fu vittoriosa nel 1985, in ben altra epoca per il torneo, che si giocava a Taranto. Un’ora e 40 di gioco oggi aggiorna completamente le statistiche. E dicono che, se ancora ce ne fosse bisogno un 84% di prime in campo vale quanto l’11/32 sulla seconda di Stearns per punti vinti, sintomo di quanto Jasmine abbia saputo sfruttare le occasioni in cui ha potuto colpire su uno dei punti deboli dell’avversaria.