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Tennis

ATP Barcellona 2025: Ruud difende il titolo nel tempio di Alcaraz (e Nadal)

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Casper Ruud
Ruud / Chryslene Caillaud / Psnewz / SIPA / IPA Sport

C’è una storia molto lunga, che parte da ben prima dell’Era Open, per quel che riguarda il Trofeo Conde de Godó, nome con il quale è storicamente noto l’ATP 500 di Barcellona, l’evento al quale il pubblico tennistico di Spagna è più affezionato, forse perfino più del Masters 1000 di Madrid data la grande tradizione che c’è dietro.

Del resto, qui i big che hanno vinto sono tanti, e non può mancare una consistente quota di vincitori Slam, fin dalla primissima edizione. Solo per citare i nomi principali: Seixas, Trabert, Fraser, Emerson, Nastase, Borg, Wilander, Muster, Safin, Alcaraz e naturalmente Rafael Nadal, mister 11 vittorie al Real Club de Tenis (con due soli set persi in finale, da Ferrer e Tsitsipas). E, tra gli spagnoli, oltre ai due citati anche Gimeno, Santana e Orantes.

Capitolo Italia: sono due i giocatori capaci nel tempo di raggiungere la finale, vale a dire Giuseppe Merlo nel 1960 (fu travolto da Gimeno, che gli concesse quattro game) e Adriano Panatta nel 1975 (fu fermato da Borg, che lo sconfisse in quattro set). Più di recente sono arrivate le semifinali di Lorenzo Musetti nel 2023, di Jannik Sinner nel 2021 e di Andrea Gaudenzi nel 1998, prima delle quali bisogna risalire alle ere già citate per trovare risultati tanto in avanti.

In ogni caso, qualcuno che si è fatto valere, e che quest’anno torna con tutti gli interessi, è Matteo Arnaldi, il quale non ha però avuto un buon rapporto con il 2025 fino a questo momento. Chissà se la svolta può giungere qui, e in un anno che è peraltro del tutto particolare. Molto ben nota era la struttura del torneo fino al 2024, con il suo tabellone a 48 giocatori: quest’anno è stato invece ridotto a 32, anche in virtù della concorrenza posta a livello di 500 da Monaco di Baviera.

Se è certa la presenza di Ruud, resta da capire cosa provocherà il Masters 1000 di Montecarlo in termini di defezioni. Già una se n’è verificata, ed è quella di Lorenzo Sonego (che però non dovrebbe avere molto a che vedere con il torneo nel Principato), ma va rimarcato come tutti i quattro rimasti in gara questa settimana (Alcaraz, Musetti, de Minaur e Davidovich Fokina) sono anche iscritti a Barcellona. Tradotto: non sarebbe impossibile vedere qualcuno che rinunci, aprendo così la strada a dei lucky loser nelle qualificazioni, che giocherà Mattia Bellucci. Va anche detto che l’opzione rinuncia sembra abbastanza infattibile per Alcaraz, il quale potrebbe tranquillamente ripercorrere le orme di Nadal circa il tenere molto all’accoppiata Barcellona-Madrid.

In breve, c’è anche l’opzione riscatto per diversi: Tsitsipas, Rune e Rublev sono tutti pronti a cercare nuova linfa sulla terra catalana. Chissà se per loro sarà possibile, sta di fatto che da queste parti non ci si può aspettare nulla di basso livello. Del resto, vincitori a parte, basta vedere le finali e da chi sono state giocate, anche nell’era dei tre set su cinque (durata fino al 2006 compreso).

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