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Antonio Tiberi: “Uno stimolo arrivare al livello di Nibali. Al Tour of The Alps proverò a vincere”

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Antonio Tiberi
Tiberi / Lapresse

Antonio Tiberi non gareggia da un paio di mesi: era il 16 marzo quando salì sul terzo gradino del podio alla Tirreno-Adriatico, alle spalle dello spagnolo Juan Ayuso e di Filippo Ganna dopo aver offerto delle buone prestazioni in salita. Il 23enne laziale farà il proprio rientro in gruppo il prossimo 21 aprile, quando incomincerà il Tour of The Alps: cinque tappe infarcite di difficoltà altimetriche in cui l’alfiere della Bahrain-Victorious scalderà la gamba in vista del Giro d’Italia.

Il vincitore del Giro del Lussemburgo 2024 punta a essere un grande protagonista durante la Corsa Rosa, dopo il quinto posto ottenuto lo scorso anno in classifica generale. Una delle grandi promesse del ciclismo tricolore ha tutte le carte in regola per ben figurare lungo lo Stivale e per provare a lottare per un piazzamento sul podio, risultato che sarebbe estremamente prestigioso e che farebbe sperare in acuti ancora più importanti in un prossimo futuro.

Antonio Tiberi si presenterà al Tour of the Alps dopo la terza piazza di dodici mesi fa e ha già cerchiato in rosso la frazione con arrivo a Obertilliach, come ha dichiarato ai canali ufficiali dell’evento che si svolgerà sulle strade dell’Euregio: “Anche quest’anno prenderò parte al Tour of the Alps, la corsa che mi ha dato morale e la giusta consapevolezza nel 2024. La differenza è che quest’anno mi sento più pronto e più forte: sarò al via per vincere. La frazione che mi si addice di più è la quarta. È la queen stage, la giornata decisiva. L’ho già cerchiata in rosso, quel giorno proverò il tutto per tutto, un po’ come lo scorso anno in Valsugana quando ci sono andato molto vicino“.

Antonio Tiberi viene spesso descritto come il possibile successore di Vincenzo Nibali, ultimo italiano a dettare legge nelle grandi corse a tappe: “Da quando sono passato professionista vengo associato all’immagine di Nibali, come suo successore. Per me questo rappresenta un orgoglio ma anche uno stimolo per arrivare al suo livello, per provare ad essere il suo successore anche in termini di risultati. Abbiamo caratteristiche simili, per questo l’approccio alle gare è del tutto simile: come Vincenzo anch’io reputo il Tour of the Alps un appuntamento indispensabile prima del Giro d’Italia, per la bontà dei percorsi e la sua collocazione in calendario“.