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Problema meccanico per Ganna alla Tirreno-Adriatico: cosa è successo e perché è rimasto leader
Filippo Ganna ha dovuto fare i conti con un problema meccanico nel finale della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2025, dove sta indossando la maglia azzurra di leader della classifica generale. Il portacolori della INEOS Grenadiers è stato bravissimo a rispondere all’accelerazione impressa dallo spagnolo Juan Ayuso nei pressi del GPM di Monterolo quando mancavano sette chilometri al traguardo di Pergola, ma nella successiva discesa si sono palesate delle criticità sulla sua bicicletta.
Il fuoriclasse piemontese ha stretto i denti per rimanere nel gruppetto dei migliori, anche perché in quella circostanza non avrebbe avuto modo di cambiare bicicletta senza perdere terreno, visto che si era ormai in prossimità dell’arrivo. Quando mancava poco più di un chilometro al termine della frazione la catena è scesa e così il già Campione del Mondo a cronometro si è dovuto fermare, aspettando l’assistenza per poi riprendere la propria l’azione.
Filippo Ganna ha tagliato la linea con un ritardo di poco superiore al minuto nei confronti del norvegese Fredrik Dversnes, ma in realtà non ha perso quel tempo. Il regolamento della tappa odierna prevedeva la neutralizzazione in caso di problema meccanico negli ultimi tre chilometri: è proprio il caso del 28enne, che conserva così il simbolo del primato, conquistato lunedì al termine della cronometro individuale, con un vantaggio di 22 secondi sullo spagnolo Yuan Ayuso e 29” su Antonio Tiberi.
Il piemontese ha spiegato quello che è successo ai microfoni della Rai: “Ho preso un buco in discesa, ho provato a rimettere su la catena ma si è incastrata. Ho dato un colpo di pedale troppo forte e ho spaccato tutto. Sono rientrato nei tre chilometri per la neutralizzazione. Abbiamo rischiato“. Domani andrà in scena la tappa regina che prevede l’arrivo in salita a Frontignano: ultimi 7,6 chilometri al 7,9% di pendenza media, non sarà semplice difendersi per Filippo Ganna.
