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Giovanni Aleotti: “Se sto bene, posso avere le mie chance. Pellizzari può fare grandi cose”
Giovanni Aleotti, 25enne modenese, ha cominciato questa sua seconda stagione con la maglia della Redbull Bora-Hansgrohe (la quinta da professionista, ndr) dalla Volta a la Comunitat Valenciana per iniziare a mettere km nelle gambe in vista del Giro d’Italia, dove sarà al fianco di Primoz Roglic e rappresenterà per lui e per tutta la squadra uno dei grandi obiettivi di questa stagione. “Alla Valenciana ho avuto sensazioni buone, mancava ancora qualcosina, un po’ di intensità, ma sento di essere sulla strada giusta. Il grande obiettivo per la prima parte di stagione sarà il Giro dove dovrò essere al 100% della condizione“.
C’è qualcosa che hai cambiato nel corso della tua preparazione invernale?
“Niente di nuovo, ho continuato a lavorare con il mio preparatore Paolo Artuso. Nel complesso è stato un buon inverno, non ci sono stati intoppi”.
A differenza di altri corridori, non sei esploso precocemente, ma stai progredendo anno dopo anno. Pensi che prima o poi avrai una occasione per fare classifica in un Grande Giro oppure la tua dimensione è ormai quella di uomo squadra?
“La Redbull ha il focus sui Grandi Giri, io al momento sono un uomo squadra, ma i ruoli durante la stagione possono cambiare e quindi, se dovessi dimostrare di stare bene, potrei giocarmi le mie carte. Molto dipenderà da come starò. In squadra c’è un ottimo clima e lavoriamo tutti molto bene con un unico obiettivo, ragioniamo molto come squadra e non come singoli corridori”.
Che obiettivo ti sei prefissato per il 2025?
“Di continuare a crescere e di fare un ulteriore passo in avanti rispetto allo scorso anno”.
In squadra è arrivato Giulio Pellizzari: che idea ti sei fatto di lui?
“Giulio è un bravo ragazzo, in ritiro siamo stati compagni di stanza e sono felice di poter avere un compagno come lui. Penso che Giulio abbia la mentalità per fare grandi cose in questo sport, è un ragazzo molto umile che sa quello che vuole e penso sia nell’ambiente giusto per crescere nel migliore dei modi”.
Quale sarà ora il tuo calendario gara?
“Correrò la Ruta del Sol la prossima settimana, per poi andare in altura sul Teide, il Catalunya, poi ancora sul Teide in vista del Giro d’Italia, questo per quanto riguarda la prima parte di stagione”.
I Mondiali in Ruanda saranno su un percorso molto duro: ci pensi?
“Sicuramente è sempre bello vestire la maglia azzurra. Ad Harrogate, da Under23, ho corso i Mondiali ed è stata davvero una grande emozione, così come lo scorso anno quando ero nella prima lista dei convocati. I Mondiali al momento sono lontani, ma il tempo vola. Ci penso, non lo nego, ma l’obiettivo sarà quello di stare bene e di andare forte per potermi meritare la convocazione”.
Qual è la corsa che sogni di vincere?
“Vincere è sempre difficile, in una carriera sono più le volte in cui si perde rispetto a quelle in cui si vince. La corsa dei sogni è il Giro dell’Emilia, che è la corsa di casa”.
