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Scacchi

Scacchi, Ding Liren: “Dormire bene mi ha dato tanta energia”. Gukesh: “Non è bello perdere, ma siamo ancora pari”

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Ding Liren
Ding Liren / FIDE / Eng Chin An

Ding Liren l’ha fatto di nuovo. L’anno scorso aveva recuperato il match contro Ian Nepomniachtchi alla 12a partita, complice una follia del russo verso la quarantesima mossa, questa volta si è preso lui di forza il 6-6. Contro Gukesh Dommaraju, il cinese ha pian piano ristretto le opzioni dell’indiano, ritrovatosi in una posizione passiva, scomodissima e poi sconfitto con una finezza in grado di portare a un rapido matto (non arrivato sulla scacchiera, ma inevitabile).

Così esprime la soddisfazione il cinese in sala stampa: “Sì, ieri è stata una partita difficile, dato che stavo molto meglio a un certo punto. Ho speso pochissimo tempo nel momento critico e ho buttato una bella posizione. Poi, però, ho continuato la normale routine, sono andato a cena e ho dormito presto per essere riposato per quest’importante partita. Penso di aver dormito bene, mi ha dato un sacco di energia. Inoltre oggi ho preso una tazza di caffè che mi ha fatto sentire molto più energetico. E poi ho speso un po’ di tempo nella player’s lounge, per prendere qualche snack, riposare un po’, mantenere il livello di energia nella fase critica“. E poi scherza su qualcosa che ha fatto il suo secondo, Richard Rapport: “Mi ha spedito un file dal nome ‘Strike Back’, ed è successo!“.

In particolare, Ding poi spiega una parte del processo che l’ha portato a prendere, lentamente e inesorabilmente, la posizione di vantaggio: “Dopo 13… Tb8 sono stato sorpreso, mi aspettavo la Donna in d7. Le mie linee si fermavano alla sedicesima, non sapevo se il Bianco stesse meglio o no. (…) L’idea di 16… Cd7 mi ha stupito, pensavo a Cc6 o Af6. Non sapevo dove mettere la Donna, in d2 o in c3. (…) Dopo 23. Cf4 ho capito di stare molto meglio. Dopo 22… Ag5 ho fatto l’ultima importante e lunga riflessione. Avessi giocato h4 avrei buttato la posizione. Ho messo pressione al mio avversario per tutta la partita, non me la sono lasciata scappare come ieri“.

Gukesh, dal canto suo, non drammatizza: “Chiaro, non è bello perdere questa partita, ma anche ieri poteva andare in un modo o nell’altro. Quindi è ok. Almeno il punteggio è ancora pari. Ci sono altre due partite. Quindi vedremo“. E sulla partita: “Ero abbastanza tranquillo dopo l’apertura, ero cosciente di questa posizione pur non ricordando tutti i dettagli. Più tardi, dopo 17. Dd2, non ero esattamente sicuro di cosa fare. La linea con 17… Cc5 18. d4 Cd3 19. d5 credevo fosse insidiosa per me, perciò pensavo a cos’altro fare per impedire d4, non è così facile. 17… Ag6 è un errore proprio perché ho mancato la continuazione“.