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Ciclismo su pista, Consonni da medaglia nell’Omnium ai Mondiali. Vece in finale nel Time Trial

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Miriam Vece/IPA Sport

La quarta giornata dei Mondiali di ciclismo su pista a Ballerup, in Danimarca, è iniziata in maniera positiva per i colori azzurri. In avvio è arrivata subito la qualificazione alla finale del Time Trial per un’ottima Miriam Vece, che ha concluso la qualificazione al sesto posto con il tempo di 33”355, staccata di poco più di tre decimi dalla russa Iana Burlakova, che ha stabilito il miglior crono con 33″002. La lombarda proverà a lottare per una medaglia, anche se per il podio, oltre alla leader, sembrano essere accreditate le britanniche Sophie Capewell, Katy Marchant ed Emma Finucane, rispettivamente seconda, terza e quarta.

Chi può assolutamente sognare una medaglia è Simone Consonni, che, dopo due prove, si trova al secondo posto della classifica dell’Omnium maschile. L’azzurro ha collezionato finora 68 punti, grazie soprattutto al secondo posto nello Scratch, venendo attualmente preceduto solamente dall’olandese Yanne Dorenbos, che guida la classifica con 78 punti dopo aver vinto lo Scratch e chiuso al secondo posto la Tempo Race, dove invece Consonni è giunto sesto. Ci sarà una durissima lotta per il podio, con l’eliminazione e poi la corsa a punti che risulteranno come sempre decisive. Terzo al momento c’è lo svizzero Simon Vitzthum (60 punti) davanti ad un gruppo folto a 56 punti e composto dal francese Oscar Nilsson-Julien, dal portoghese Rui Filipe Alves Oliveira e dal belga Lindsay de Vylder.

Non ci sarà la finale per Federica Venturelli, ma la 19enne di Cremona si è comportata benissimo nell’inseguimento femminile. La giovane azzurra ha concluso al quinto posto 3’23”735, stabilendo il nuovo record italiano, che apparteneva a Martina Alzini, giunta nona oggi in qualificazione. La grande favorita per la medaglia d’oro è sicuramente l’americana Chloe Dygert, che ha fatto segnare il nuovo record del mondo con il tempo di 3’15”663.

Eliminazione agli ottavi di finale per Mattia Predomo nello Sprint. Una buona prestazione comunque quella dell’azzurro, che ha lottato fino all’ultimo nella sfida con il giapponese Kaiya Ota, venendo battuto per soli 96 millesimi.

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