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Volley, Brasile e Italia per chiudere in bellezza la prima settimana di VNL

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Daniele Lavia
Lavia/Fivb

Ancora loro, ancora qui. Sono passati 34 anni dalla semifinale iridata chiusa dalla veloce di Andrea Lucchetta che aprì la strada al primo titolo mondiale dell’Italia, ne sono trascorsi 8 dalla finale olimpica che regalò il titolo al Brasile davanti al proprio pubblico dopo la sconfitta del girone preliminare. Brasile e Italia sono ancora qui, al Maracanazinho di Rio del Janeiro una davanti all’altra e mai come in questa fase, da almeno 20 anni a questa parte, le distanze si sono ridotte tra i sudamericani e l’Italia campione del mondo.

E’ vero, in casa verde-oro all’appello manca un giocatore fondamentale come Lucarelli che può spostare tanto gli equilibri ma il Brasile visto in questi giorni è squadra con le polveri bagnate, ancora lontana dalla condizione stratosferica che servirà per dare l’assalto al podio olimpico e dunque per l’Italia si può fare: Cuba (bestia nera storica dei brasiliani) ci ha vinto, l’Argentina ha strappato due set, la Serbia uno.

Il Brasile, già qualificato per Parigi, può permettersi di raggiungere lentamente la migliore condizione, magari affrontando carichi di lavoro oggi che per l’Italia sarebbero deleteri visto che agli azzurri servono le vittorie (che stanno arrivando) per mettere al sicuro la qualificazione olimpica. Si tratta comunque per gli azzurri di un banco di prova importante e comunque di una partita, visto il ranking della squadra rivale, che mette in palio punti preziosi per mettere sempre più al sicuro l’accesso al torneo di Parigi evitando brutte sorprese.

De Giorgi non ha fatto esperimenti finora e tantomeno ne farà in vista dell’appuntamento più importante. A meno di stanchezze improvvise e acciacchi inattesi, l’Italia scenderà in campo con la formazione titolare che ha giocato le prime due gare, con Simone Giannelli in cabina di regia, Yuri Romanò opposto, i centrali Gianluca Galassi e Roberto Russo e le bande Daniele Lavia e Alessandro Michieletto e il libero Fabio Balaso.

Nel Brasile il palleggiatore titolare è l’alzatore di Monza Fernando Cachopa Kreling, che sembra aver soppiantato il posto da titolare a Bruno che si trova comunque in panchina e viene chiamato in causa alla bisogna. L’opposto è un esponente della nouvelle vague brasiliana, Darlan Souza, 21 anni del Sesi-Bauru. In banda giocano lo schiacciatore ex Piacenza Yoandy Leal che la prossima stagione si trasferirà in Russia alla Dinamo Novosibirsk e Mauricio Silva che in Italia ha giocato qualche anno fa a Vibo Valentia e indossa la maglia del Volei Renata Campinas in patria.

I centrali sono l’infinito Lucas Saatkamp, bandiera del Sada Cruzeiro e in Italia, a Modena otto anni fa, e Judson Nunes del Volei Renata/Campinas. Il libero è Thales Hoss, che gioca in Polonia nel Bugdanka LUK Lubin e anche lui molto esperto, dall’alto dei suoi 25 anni.