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Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2024: Sanchez non è una sorpresa, Alaphilippe in fase calante

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Pelayo Sanchez
Sanchez / Lapresse

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2024

Sesta tappa, giovedì 9 maggio

Pelayo Sanchez, 8,5: il fatto che abbia battuto allo sprint Alaphilippe non è una sorpresa. Stiamo infatti parlando di un corridore molto veloce, che ad inizio stagione si era aggiudicato il Trofeo Pollença battendo allo sprint un buon velocista come Marius Mayrhofer. Ha 24 anni e potrebbe dire la sua nelle Classiche di un giorno.

Julian Alaphilippe, 5,5: ha imboccato da un paio di stagioni la parabola discendente, è ormai molto distante dai livelli che gli consentirono di vincere il Mondiale nel 2020 e 2021. Oggi il vero Alaphilippe avrebbe staccato con facilità i compagni di fuga sullo strappo conclusivo con punta al 20%, invece non ci è riuscito, pagando dazio nello sprint ristretto dove si è ritrovato al cospetto di un corridore emergente. Oggi ha sprecato oggettivamente una ghiotta occasione: per il tipo di percorso e la caratura degli altri fuggitivi, era il favorito designato.

Luke Plapp, 6,5: l’australiano di energie ne aveva, ma lo strappo conclusivo, non adatto alle sue caratteristiche, gli ha tagliato le gambe. Allo sprint era nettamente il più lento ed ha concluso terzo come da pronostico.

Matteo Trentin, 5: era riuscito a centrare la fuga giusta, tuttavia si è spento quasi subito non appena sono iniziati i tratti in sterrato.

Andrea Vendrame, 6: vorrebbe lasciare il segno in questo Giro d’Italia. Oggi è mancato qualcosa per seguire i primi tre, ma avrà altre occasioni (e percorsi più favorevoli) per riprovarci.

Filippo Fiorelli, 6: gagliardo in fuga, sebbene le Strade Bianche non siano esattamente il suo pane.

Andrea Piccolo, 6,5: coglie l’attimo per evadere nel finale e andare a prendersi un quarto posto che per tanti vorrà dire poco, ma è utile perché porta punti preziosi alla squadra.

Tadej Pogacar, 7: ha resistito alla tentazione di far saltare il banco anche oggi, consapevole che avrebbe sprecato energie importanti in vista della cronometro di domani e dell’arrivo in salita di sabato a Prati di Tivo. Lo sloveno sa che è nelle prossime due tappe che potrà chiudere il Giro d’Italia, ammesso che sia realmente ancora aperto.